Medicina Generale
Medicina Generale
Canali Minisiti ECM

Covid: linee guida per i medici di famiglia

Medicina Generale Redazione DottNet | 16/11/2020 10:16

Saturimetri e niente clorochina per le cure a casa. Bozza documento: Locatelli, non usare gli integratori e proseguire con le cure

Dall'utilizzo regolare del saturimetro, per monitorare il paziente Covid a casa e valutare se i parametri della saturazione d'ossigeno peggiorano richiedendo interventi ulteriori o il ricovero, a precise indicazioni sui farmaci da utilizzare, a partire dallo stop all'idrossiclorochina di cui si è molto parlato ma che non ha dato prove scientifiche di efficacia. La bozza del documento 'Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SarsCov2', messo a punto dal gruppo coordinato dal presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, intende essere una linea guida per i medici di medicina generale offrendo un quadro per la gestione delle cure domiciliari dei pazienti Covid. Il documento riguarda la gestione dei casi lievi di Covid-19 e le raccomandazioni si applicano sia ai casi confermati sia a quelli probabili.

I soggetti anziani e quelli immunodepressi possono però presentare sintomi atipici e quindi vanno valutati con particolare attenzione e cautela, inoltre, si sottolinea, i soggetti ad altro rischio di progressione necessitano di una valutazione specifica sulla base dei rispettivi fattori di rischio individuali.

In linea generale, per i casi lievi, si indica, non è indicata alcuna terapia al di fuori di una eventuale terapia sintomatica di supporto basata sostanzialmente sulla somministrazione di antipiretici. Per i soggetti a domicilio asintomatici o paucisintomatici, il documento fornisce dunque varie indicazioni. Oltre alla misurazione periodica della saturazione dell'ossigeno ed ai trattamenti sintomatici (es.  paracetamolo), si consiglia una idratazione e nutrizione appropriata e di non modificare terapie croniche in atto per altre patologie (es. terapie antiipertensive o anticoagulanti), in quanto si rischierebbe di provocare aggravamenti di condizioni pre-esistenti. Per quanto riguarda i farmaci, si indica di non utilizzare routinariamente corticosteroidi, il cui uso a domicilio può essere però considerato in quei pazienti il cui quadro clinico non migliora entro le 72 ore, soprattutto se in presenza di un peggioramento dei parametri dell'ossigeno.

Ed ancora: non utilizzare eparina se non nei soggetti immobilizzati per l'infezione in atto, e non utilizzare antibiotici (il loro eventuale uso è da riservare solo in presenza di una persistenza della sintomatologia febbrile per oltre 72 ore o ogni qualvolta in cui il quadro clinico ponga il fondato sospetto di una sovrapposizione batterica). Si indica anche di non somministrare farmaci mediante aerosol se in isolamento con altri conviventi per il rischio di diffusione del virus nell'ambiente. Inoltre, si rileva nella bozza, non esistono, ad oggi, evidenze solide di efficacia dei supplementi vitaminici e integratori alimentari (vitamina D, lattoferrina, quercitina), il cui utilizzo non è quindi raccomandato. Lo stesso Locatelli ha sottolineato oggi, durante la conferenza stampa al ministero della Salute sull'andamento epidemiologico in Italia, che il documento è pronto "per una valutazione concertata con i medici di medicina generale". Obiettivo è indicare linee terapeutiche che "permettano di mantenere la gestione domiciliare del paziente ed evitare il sovraccarico nei pronto soccorso e negli ospedali".

Il ruolo dei medici di medicina generale, ha aggiunto, "è assolutamente cruciale e va valorizzato e portato al centro della gestione dei malati". E proprio la necessità di un confronto ampio sulle linee indicate è stato sottolineato dal presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli. E' "importante che sia stato messo a punto questo documento così atteso, ma ora è cruciale che ci sia un ampio confronto con le organizzazioni mediche poichè, se l'impianto scientifico generale è condivisibile, le linee guida vanno poi dotate di indicazioni più precise e meno generiche rendendole più rispondenti - ha affermato - alle molteplici realtà che il medico si trova ad affrontare".

Commenti

I Correlati

"Come lo sciopero, anche lo stato d’agitazione che la Medicina Generale sta portando avanti è il sintomo di una situazione ormai insostenibile se si vuole preservare un’assistenza di prossimità capillare e capace di rispondere alle sfide della cronic

Dalla banca dati 2024 dell'Iss emerge che dei 641 centri diagnostico-clinici e checkpoint censiti, 300 si trovano al Nord, 172 al Centro, 109 al Sud e 60 nelle Isole

Italia è sotto Spagna, Francia e Germania. il 77% dei medici generici è over 54enne

Un'analisi post-hoc mostra che l'efficacia del regime a 2 farmaci era paragonabile alla terapia a 3 farmaci in individui con bassa conta dei CD4 al basale, indipendentemente dalla carica virale al basale

Ti potrebbero interessare

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa