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La contraccezione ai tempi della pandemia di Covid-19

Ginecologia Redazione DottNet | 16/09/2020 12:12

Durante la pandemia di Covid-19, la Società Italiana della Contraccezione ha pubblicato alcuni chiarimenti su come gestire la contraccezione.

Nel corso della pandemia di Covid-19, il Board della Società Italiana della Contraccezione (SIC) ha ritenuto opportuno offrire alcuni chiarimenti sulla corretta ed efficace contraccezione (1), soprattutto in considerazione dei problemi pratici sorti per le difficoltà di contattare il medico, ricevere appropriati counselling e prescrizione, reperire facilmente i farmaci. Oltre al ricorso, secondo quanto indicato dalla propria Regione e per quanto possibile, ad anamnesi online, prescrizioni dematerializzate, ecc, il consulto telefonico è un valido strumento, con l’accorgimento di tracciare la consultazione e prendere nota che questa è avvenuta per telefono per l’epidemia di Covid-19 e che è stato ottenuto un consenso verbale.

Dal punto di vista delle raccomandazioni, il documento sottolinea che la pandemia di Covid-19 non ha mutato le indicazioni e le controindicazioni per l’uso dei differenti metodi contraccettivi ormonali. In particolare, non ci sono prove che gli steroidi sessuali possano influire negativamente sul corso della malattia. Viene invece ricordato che l’uso di antibiotici potrebbe ridurre l’effetto dei contraccettivi ormonali e che quindi deve essere aggiunta la protezione del profilattico se si ricorre a questi farmaci.

Diversi metodi contraccettivi: come comportarsi

Le donne positive al Covid-19 possono continuare la pillola solo progestinica (POP), il LARC (contraccezione reversibile e lunga azione) o la contraccezione estro-progestinica (contraccettivi orali, cerotti, anelli), con alcune questioni di cui tenere conto:

  • la pillola progestinica può essere continuata sia nelle donne sintomatiche che asintomatiche. Nei casi di ricovero e di sospensione del contraccettivo le donne dovrebbero essere informate che potrebbero apparire le mestruazioni. Il re-inizio della POP può essere effettuato immediatamente dopo il ricovero. L’efficacia non è garantita per i primi 7 giorni.
  • la LARC (es. spirali e dispositivi intra-uterini) può essere mantenuta nelle donne positive, sia asintomatiche che sintomatiche. Se i dispositivi devono essere rimpiazzati, la sostituzione può essere rimandata in virtù del fatto che questi sistemi sono efficaci per un periodo superiore a quanto dichiarato. Poiché l’efficacia dei LARC progestinici declina progressivamente, le donne che devono sostituirlo dovrebbero aggiungere un POP o ricorrere al profilattico.
  • nelle donne positive al Covid-19 e sintomatiche, se in presenza di polmonite severa e immobilizzazione a letto, l’aumentato rischio tromboembolico richiede di sospendere il trattamento, se con contraccettivi estro-progestinici. Il re-inizio può essere effettuato subito dopo la guarigione. L’efficacia non è garantita nei primi 7 giorni.

Per le donne che vogliono iniziare la contraccezione, nel caso non sia possibile raccogliere un’appropriata storia medica, si può considerare di prescrivere un POP fino a che non sia possibile il consulto del medico, dopo aver escluso una gravidanza in corso.

Bibliografia

1.Fruzzetti F, et al. Contraception during Coronavirus-Covid 19 pandemia. Recommendations of the Board of the Italian Society of Contraception; Eur J Contracept Reprod Health Care 2020; https://doi.org/10.1080/13625187.2020.1766016

PP-YAZF-IT0015-1

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