Studio, insieme con le statine diminuirebbe del 24% rischi infarto
Uno speciale composto di livello farmacologico di olio di pesce - contenente i grassi omega3 in forma purificata e concentrata - usato insieme alle statine, ha mostrato in un recente studio la diminuzione dei rischi di attacchi di cuore, infarti ed altri eventi avversi fino al 24% in un vasto gruppo di cardiopatici. Ora, sulla base di questi risultati, il comitato di esperti della Food and drug administration (Fda) ne ha raccomandato un utilizzo a vasto raggio. Ossia su diversi tipi di malati.
Il prodotto in questione e' a base di 'etile di icosapent': sinora il farmaco della azienda irlandese Vamarin era approvato per l'uso su un ristretto gruppo di pazienti con livelli molto alti di trigliceridi.
fonte: New England Journal of Medicine
Una ricerca guidata dall'I.R.C.C.S. Neuromed, pubblicata su "Immunity", svela questa complessa interazione biologica, inizialmente rivolta a proteggere il cuore, ma che può evolvere verso l'insufficienza cardiaca
La consapevolezza di questi rischi, spiegano gli esperti, rimane criticamente bassa, eppure i disturbi del ritmo cardiaco possono essere potenzialmente letali
In occasione della Giornata mondiale dedicata alle malattie rare, Maugeri accende i riflettori sulle patologie cardiache congenite neonatali e sulla ricerca mirata a nuovi trattamenti
La Conferenza Nazionale è parte di un più ampio progetto strategico finalizzato a favorire una progressiva crescita delle competenze clinico-assistenziali di tutti i medici e gli infermieri che già lavorano nelle UTIC
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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