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Aggiornamenti dal congresso della Società Europea di Cardiologia ESC 2019 - Dr. De Luca

Cardiologia Redazione DottNet | 26/02/2020 11:35

Il Dr. Leonardo De Luca, cardiologo dell’Ospedale S Giovanni Evangelista di Tivoli-Roma, ci racconta le evidenze emerse durante il Congresso ESC 2019 che si è tenuto a Parigi dal 31 Agosto al 4 Settembre 2019

Dott. De Luca, quali sono i più importanti aggiornamenti delle Linee Guida, della Società Europea di Cardiologia, emersi dall’evento ESC 2019?

L’ESC è, oramai, l’appuntamento cardiologico per eccellenza e l’evento con il maggior numero di partecipanti al mondo. La sua realizzazione è importante per l’aggiornamento delle Linee Guida che, anno dopo anno, si rinnovano e migliorano sempre di più la pratica clinica cardiologica (1).

All’ESC di Parigi si sono avuti aggiornamenti nelle Linee Guida su importanti temi, come:

  • dislipidemie
  • tachicardie sopra ventricolari
  • diabete e pre-diabete
  • sindromi coronariche croniche
  • embolia polmonare acuta

Per ognuno di essi, gli aggiornamenti vanno a modificare (1):

  • le definizioni di patologia
  • i target terapeutici da raggiungere
  • la sintesi di trial più recenti.

Lei pensa che questi aggiornamenti delle Linee Guida impatteranno sulla pratica clinica quotidiana? Se si, in che modo?

Tra tutti gli aggiornamenti importanti emersi dall’ESC, di notevole importanza sono le nuove definizioni ed i nuovi target terapeutici per quanto riguarda il diabete ed il pre-diabete. Basti pensare a quei pazienti con scompenso cardiaco e diabete mellito trattati con gli SGLT2 e che da quest’oggi avranno nuove raccomandazioni grazie alle nuove Linee Guida pubblicate (1).

Per quanto riguarda l'embolia polmonare acuta, sulla base delle evidenze emerse, è stata sottolineata l'importanza della terapia con anticoagulanti orali diretti (1).

Per le dislipidemie, invece, possiamo evidenziare una modifica negli score. Le precedenti Linee Guida identificavano come pazienti a rischio molto alto quelli con colesterolo LDL sotto i 70 mg/dl; le nuove Linee Guida, invece, hanno portato il target terapeutico per i pazienti a rischio alto a 55 mg/dl e per i pazienti a rischio molto alto a 70 mg/dl di colesterolo LDL. Ciò avrà sicuramente implicazioni nella pratica clinica quotidiana e nell’aggressività della terapia farmacologica che impieghiamo nel raggiungere questi target terapeutici nei pazienti con rischio molto alto: pensiamo infatti al paziente con infarto miocardico, con ipercolesterolemia familiare o pazienti con diabete mellito e disfunzione renale severa (1).

Poi ci sono le Linee Guida sulle sindromi coronariche croniche, che risultano innovative già a partire dalla definizione: abbiamo infatti sempre parlato di angina o di coronaropatia cronica, invece ora si evidenza come queste non siano una malattia bensì una sindrome estremamente variegata, nella quale si identificano addirittura sei profili clinici di pazienti. Di estrema importanza è poi l’apertura delle Linee Guida sulle sindromi coronariche acute e nelle terapie innovative quali ad esempio il rivaroxaban a dosaggio cardiovascolare (2,5 mg x 2). Questa terapia è stata ottenuta dagli straordinari risultati dello Studio COMPASS, che per la prima volta ha dimostrato un miglioramento della sopravvivenza nei pazienti con coronaropatia cronica nota, anche a lunga distanza di tempo dall’evento infartuale acuto. Come innovazione si considera la possibilità di associare rivaroxaban 2,5 mg BID ad ASA nei pazienti con pregresso infarto da più di 1 anno. Questa risulta una straordinaria rivoluzione nella pratica clinica perché i pazienti, dopo diversi anni dall’evento infartuale hanno una frequenza di eventi cardiovascolari avversi e di mortalità che è ancora estremamente alta. Questa nuova strategia terapeutica di rivaroxaban in associazione ad ASA, per la prima volta, ha dimostrato un miglioramento degli endpoint in modo marcato ed anche un miglioramento sia della sopravvivenza per cause cardiovascolari sia del tasso di mortalità (1,2).

Nonostante ciò, abbiamo necessità di ulteriori dati ed attendiamo gli studi che saranno pubblicati nel corso dei prossimi anni, tanto da rafforzare ancora di più queste ultime Linee Guida. Per ora possiamo sicuramente affermare che lo Studio COMPASS incide notevolmente nella pratica clinica quotidiana.

Bibliografia:

  1. Linee Guida della Società Europea di Cardiologia 2019
  2. Eikelboom J.W., Connolly S.J., Bosch J. et al. Rivaroxaban with or without aspirin in stable cardiovascular disease. N Engl J Med. 2017;377(14):1319–30

PP-XAR-IT-0197-1

Depositato presso AIFA in data: 09/12/2019

XARELTO® 2,5 mg 56 cpr CLASSE C-RR € 142,91

Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale

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