La pratica è associata a un minor numero di cambiamenti avversi, il che potrebbe significare minori rischi di demenza e compromissione cognitiva
Tenere sotto controllo la pressione ha dei benefici anche per la salute del cervello. La pratica, auspicabilmente quotidiana, è associata a un minor numero di cambiamenti avversi, il che potrebbe significare minori rischi di demenza e compromissione cognitiva. Chi soffre di ipertensione e ha dei valori di pressione massima sotto i 120, un valore definito di controllo intensivo, ha infatti una piccola ma significativamente più bassa quantità di lesioni della sostanza bianca rispetto a chi invece raggiunge lo standard di 140 (seppur con una diminuzione leggermente maggiore del volume cerebrale) e queste lesioni è ben documentato che siano associate a una maggiore probabilità o intensità di declino cognitivo.
fonte: jama
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