Il 50 per cento degli uomini di età compresa fra 51 e 60 anni, il 70 per cento dei 61-70enni e il 90 per cento negli ottantenni
Piu' di 6 milioni di italiani over 50 sono colpiti da ipertrofia prostatica benigna: il 50 per cento degli uomini di eta' compresa fra 51 e 60 anni, il 70 per cento dei 61-70enni, per arrivare al picco del 90 per cento negli ottantenni. Necessita' di alzarsi piu' volte durante la notte per urinare, urgenza di vuotare la vescica in modo frequente anche durante il giorno e getto di urina che diventa sempre piu' debole con una sensazione di mancato svuotamento sono i sintomi piu' frequenti. Segni che, pero', piu' del 50 per cento degli uomini ignora, declassandoli a semplici fastidi legati all' eta', evitando di andare dal medico per curarsi e, spesso, ricorrendo al "fai da te".
L' allarme e' stato lanciato dagli specialisti in una conferenza stampa al Senato, organizzata da Fondazione PRO (Prevenzione e Ricerca in Oncologia) in collaborazione con Senior Italia FederAnziani, con l' intervento di Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Igiene e Sanita' del Senato.
Nella prima fase della malattia, "piu' del 75% degli uomini non si cura o ricorre al 'fai da te', soprattutto a integratori - spiega Mirone - Un errore grave. Solo il medico e' in grado di trattare l' ipertrofia prostatica benigna che, se trascurata, puo' progredire fino a causare ritenzione urinaria con l' impossibilita' di vuotare la vescica". Il rischio e' di "sfiancare" completamente la vescica e di far soffrire i reni. "Va recuperato il rapporto con il clinico, con lo specialista, facendo capire ai cittadini che la malattia puo' essere affrontata con successo, se individuata in tempo", dice Antonio Magi, segretario generale SUMAI Assoprof (Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalita' dell' Area Sanitaria). "Per questo, e' importante che tutti gli uomini over 50 si sottopongano a una visita specialistica una volta all' anno", aggiunge.
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