"Troviamo particolarmente allarmante che l' infermiere del triage abbia la possibilità di somministrare in autonomia farmaci ". Infermieri: chiedano scusa
Le linee guida inviate questi giorni dal ministero della Salute alle Regioni sono a dir poco preoccupanti. Quando chiedevamo una soluzione per i problemi che si vivono ogni giorno ai pronto soccorso, non avremmo mai pensato che il problema della carenza di medici sarebbe stato risolto delegando le responsabilità al personale infermieristico". È quanto afferma in una nota Alessandro Garau, segretario nazionale del sindacato Coas medici dirigenti. "Troviamo particolarmente allarmante che l' infermiere del triage abbia la possibilità di somministrare in autonomia farmaci - spiega Garau - si tratta di un esercizio abusivo della professione medica: con queste linee guida vanno a ricadere sulle spalle degli infermieri responsabilità importanti, per le quali è necessaria una formazione medica, figlia di anni di studi"
"L' Osservazione beve intensiva (Obi) a completa gestione infermieristica, con il medico presente per soli 60 minuti al giorno, e l' assegnazione delle priorità del Triage sotto la responsabilità infermieristica sono una ricetta pericolosa per tutti: per i medici, per gli infermieri, ma soprattutto per i pazienti, che possono pagare con la vita un errore clinico - aggiunge Garau - Cosa che ho visto accadere.
Immediata la replica del Nursind: "Certa parte del mondo medico dovrebbe fare dei corsi di aggiornamento professionale su quella che è stata l' evoluzione delle altre professioni sanitarie prima di dire cose campate in aria come quelle sul potenziale rischio per i pazienti che discenderebbe dal fatto che gli infermieri per casi particolari, fatto il triage, possano somministrare in autonomia trattamenti farmacologici sulla base di protocolli ben definiti. Diciamo basta ad allarmismo e campagne diffamatorie: ora chiedano scusa", risponde Antonio De Palma, presidente del sindacato degli infermieri Nursing Up.
"Troviamo particolarmente allarmante che l' infermiere del triage abbia la possibilità di somministrare in autonomia farmaci", aveva detto il segretario nazionale del Coas Medici, Alessandro Garau. "Non è possibile - sbotta il presidente Nursing Up - che gli infermieri italiani che sono riconosciuti come il meglio che c' è in Europa, debbano essere trattati come il fanalino di coda, sia per scarso riconoscimento economico, sia per mancanza di considerazione della loro elevata qualificazione professionale. Una situazione avallata con campagne sull' orlo della diffamazione proprio da certa parte del mondo medico (vedi il caso Venturi), proprio quando si parla di attribuire agli infermieri ciò che vengono formati per fare".
Il Nursing Up annuncia De Palma, "darà mandato ai suoi uffici legali di valutare, ogni qual volta vengono fatte affermazioni lesive di questo tipo, se vi sono i presupposti per una denuncia contro chiunque si permette di procurare allarme tra i cittadini argomentando fatti che non stanno né in cielo né in terra, come tacciare di incompetenza gli infermieri, e nuocendo mediaticamente all' intera categoria, oltre che al cittadino stesso, perché tali affermazioni minano la fiducia che il cittadino ha verso gli infermieri. Confido in un' attenta valutazione da parte del nostro ordine professionale, a tutela del decoro e della dignità professionale, di questi accadimenti - conclude De Palma - e ad intervenire prontamente facendo sentire la sua voce forte e chiara. Lo chiediamo come base professionale, nel momento in cui si verificano attacchi di questo tipo''.
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