Vale per le sperimentazioni cliniche, condotte nell'Unione europea. Il riassunto dei risultati ottenuti va sul database europeo EudraCT
La Commissione europea, l'Agenzia europea del farmaco (Ema) e i direttori delle agenzie nazionali del farmaco hanno siglato insieme una lettera per ricordare a tutti i finanziatori di sperimentazioni cliniche, condotte nell'Unione europea, che hanno l'obbligo di pubblicare il riassunto dei risultati ottenuti sul database europeo EudraCT. Come spiega l'Ema sul suo sito, la trasparenza e il pubblico accesso ai risultati degli studi clinici, che siano positivi o negativi, sono fondamentali per proteggere e promuovere la salute pubblica.
Queste informazioni vanno inoltre condivise anche con l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Fino allo scorso aprile, sul database EudraCt c'erano 57.687 studi, di cui 27mila terminati. I finanziatori erano in regola con i requisiti della pubblicazione per il 68% degli studi, mentre mancavano i risultati per il 31,8%. Ad essere più 'negligenti' da questo punto di vista sono risultate le istituzioni non commerciali, come le università, che hanno pubblicato solo il 23,6% dei risultati, contro il 77,2% delle aziende. Atenei e piccole aziende spesso non sono consapevoli o non hanno incentivi a pubblicare i risultati. Ecco perchè le autorità europee si stanno muovendo perchè abbiano ben chiaro questo obbligo. Il primo passo è questa lettera siglata dalle tre istituzioni, che verrà mandata soprattutto agli sponsor accademici. Da settembre 2018 inoltre l'Ema ha iniziato a rilevare mensilmente gli studi di cui mancano i risultati.
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