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La Lombardia presenta la legge sulla celiachia

Sanità pubblica Redazione DottNet | 31/05/2019 15:50

M5S: "l'atto intende colmare un vuoto legislativo e sostenere le persone che presentano le cosiddette patologie glutine-correlate"

Tutelare i pazienti con celiachia e disturbi associati. Il Movimento 5 Stelle della Lombardia ha depositato la proposta di legge 'Norme volte alla protezione dei soggetti affetti da condizioni glutine-correlate', a prima firma del consigliere regionale Marco Degli Angeli che afferma: "Nessuno deve essere discriminato". Con questa pdl, spiega, "vorremmo che Regione Lombardia attuasse delle misure concrete per rendere la vita delle persone sensibili al glutine quanto più normale possibile". L' atto, riferiscono i pentastellati in una nota, intende "colmare un vuoto legislativo e sostenere le persone che presentano le cosiddette patologie glutine-correlate, i soggetti celiaci, i sensibili al glutine e le persone allergiche al frumento in generale".

Gli ultimi dati hanno evidenziato in Lombardia la presenza di circa 37 mila celiaci diagnosticati e di circa 70 mila persone che non sanno di esserlo, perché non presentano una sintomatologia così evidente da permetterne la diagnosi e così convivono per anni con la malattia 'silente'. 

"Ci sono già delle normative che difendono i soggetti celiaci, ma non è stato fatto abbastanza - sostiene Degli Angeli - Tra i punti focali del progetto di legge c' è la formazione degli operatori che somministrano cibi o bevande, sia nelle mense pubbliche che negli esercizi privati. Inoltre, auspichiamo che in tutti i servizi di ristorazione sul territorio regionale vengano somministrati anche pasti senza glutine, e che ci siano appositi incentivi e forme di sostegno per gli esercizi che offrono servizio di ristorazione ai soggetti affetti da condizioni glutine-correlate per l' adozione di soluzioni strutturali, gestionali e apparecchiature atte a garantire il controllo del rischio 'contaminazione da glutine' nella cucina o nella zona di produzione". "I momenti del pranzo e della cena - osserva il consigliere - sono fondamentali nella vita di tutti noi e bisogna rispettarli offrendo la possibilità a tutti di consumare il pasto più gradito e garantendo la salute, sia in un locale a gestione pubblica che in uno a gestione privata. La Regione deve impegnarsi affinché queste persone non vengano più discriminate".

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