Legami stretti di famiglia fanno rallentare l'accesso alle cure
Gli studiosi lo hanno già classificato come "il paradosso dell'ictus": più le famiglie hanno un legame stretto tra loro e più quelli che soffrono della patologia hanno difficoltà ad avere cure tempestive. Infatti dietro a tutto questo c'è la rete sociale: più è stretta e più si ritarda la ricerca dell'intervento ospedaliero. Ad arrivare a queste conclusioni sono arrivati i ricercatori del Brigham and Woman's Hospital di Boston (Usa) in uno studio pubblicato su Nature Communications. Ogni anno nei soli Stati Uniti 795.000 persone hanno un ictus e circa il 70% di loro arriva in ospedale più di sei ore dopo l'insorgenza dei sintomi. Così i ricercatori hanno deciso di esaminare in che modo le reti sociali possono influenzare i ritardi nei tempi di arrivo per i pazienti che presentano i sintomi di un ictus.
Paradossalmente, hanno scoperto che i pazienti con reti sociali più strette (inclusi familiari e coniugi), erano più propensi a ritardare la ricerca di cure, mentre quelli con una rete di conoscenze meno strette erano più propensi a cercare assistenza più velocemente.
fonte: Nature Communications
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