Consente di portare a termine l' intervento con maggiore precisione, eliminando lo svantaggio della visione bi-dimensionale
Riparare o sostituire la valvola mitrale, con 'tagli' di pochi centimetri evitando l' apertura completa del torace, utilizzando sistemi endoscopici di altissima risoluzione e in 3D che permettono interventi cardiochirurgici di maggiore precisione. L' applicazione della tecnologia endoscopica tri-dimensionale nella chirurgia della valvola mitrale è una delle novità al centro, del Congresso nazionale della Società italiana di chirurgia cardiaca (Sicch), di Roma, al quale hanno partecipato oltre 300 medici specialisti in cardiochirurgia, cardiologia ed altre branche affini. "La possibilità di realizzare interventi di riparazione o sostituzione della valvola mitrale mediante accessi chirurgici di pochi centimetri evitando l' apertura completa del torace rappresenta una realtà già da alcuni anni - spiega Ernesto Greco dell' Università Sapienza di Roma - ma la novità di oggi è la possibilità di utilizzare sistemi endoscopici di altissima risoluzione e di visione tridimensionale (3D) che permettono di realizzare l' intervento con maggiore precisione, eliminando lo svantaggio della visione bi-dimensionale, la difficoltà relativa alla mancanza di profondità dell' endoscopia tradizionale e favorendo la diffusione della tecnica ai più giovani nel renderla di più facile esecuzione"
L' incontro di oggi non vuole essere solo una sessione teorica, con presentazioni di esperti di questa chirurgia, ma soprattutto un' esecuzione pratica - da parte di più di 40 giovani chirurghi - di 'interventi' di chirurgia mitrale su modelli sperimentali (Wet Lab) utilizzando l' ultima versione del sistema endoscopico di Visione 3D Einstein Vision* 3.0. "Il compito delle società scientifiche come la Sicch - prosegue Greco - è proprio quello di permettere ai più giovani di avvicinarsi a queste metodiche offrendo momenti di training e trasferimento di esperienza come questo". La disfunzione della valvola mitrale, in particolare l' insufficienza valvolare, rappresenta la seconda patologia valvolare più diffusa nel mondo occidentale. E oggi, contrariamente alla patologia della valvola aortica dell' anziano, rappresenta una grave situazione dove la chirurgia mediante micro-accesso chirurgico permane la scelta ottimale anche rispetto a tecniche con catetere 'non chirurgiche'.
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