Cuore a rischio per i nottambuli e gli insonni. Dormire meno di sei ore a notte raddoppia le probabilità di malattie cardiache, secondo uno studio dell'università di Pittsburgh negli Usa. La mancanza di sonno, mettono in guardia i ricercatori, è tutt'altro che raccomandabile per la salute: favorisce ipertensione, colesterolo alto e obesità. E la sindrome metabolica, cioè quest'insieme di fattori di rischio, può a sua volta rendere difficile regolare i livelli di glucosio, aprendo le porte al diabete.
Lo studio ha coinvolto 1.214 persone fra i 30 e i 54 anni, evidenziando i pericoli a cui va incontro chi dorme poco. Pericoli che, però, sono gli stessi che corrono i dormiglioni: a quanto pare, anche passare troppe ore a letto fa male. Secondo i risultati della ricerca, infatti, dormire 7-8 ore a notte riduce del 45% il rischio di soffrire di questi disturbi rispetto a chi non si concede, per difetto o per eccesso, la giusta quantità di sonno. Dormire poco è, dunque, un nuovo fattore di rischio che si aggiunge a quelli 'classici' per la sindrome metabolica: fumo, alimentazione eccessiva e poco sana, sedentarietà. I più esposti sono, senza differenza di sesso, quanti si abbandonano alle braccia di Morfeo meno di sei ore a notte, che corrono un rischio doppio di malattie cardiovascolari. Un'altra ricerca, condotta dalla Warwick Medical School di Coventry, rilancia invece l'allarme che dormire poco aumenta le chance di ritrovarsi obesi.
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone
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In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete
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