Esperto SIdP, guarire le gengive migliora i fattori cardiovascolari
Curando la salute della bocca potrebbe ridursi anche il rischio cardiovascolare, con miglioramento del controllo glicemico, della funzione circolatoria (dello stato di salute dei vasi sanguigni), del profilo dei grassi nel sangue e anche una riduzione significativa di molecole infiammatorie presenti in circolo. È quanto emerge dalla letteratura scientifica sull'argomento, sempre più ricca di risultati in favore della teoria che i trattamenti per la malattia delle gengive (parodontite) hanno ricadute positive tangibili anche sulla salute generale dell'individuo, specie se si tratta di una persona a rischio cardiovascolare
A fare il punto sull'effetto del trattamento parodontale sui parametri di salute cardiovascolare è stato Filippo Graziani, ordinario di malattie Odontostomatologiche all'Università di Pisa e presidente eletto della Federazione Europea di Parodontologia, con uno studio presentato in occasione nel corso di Europerio9.
Ad esempio studi hanno evidenziato la possibilità che la cura della parodontite si accompagni a miglioramento della salute delle pareti dei vasi (endoteli), nonché a un miglioramento del profilo dei grassi circolanti nel sangue (possibile effetto correttivo sulle concentrazioni di colesterolo e trigliceridi). Inoltre ormai è abbastanza consolidato il dato secondo cui, curando la parodontite nei pazienti diabetici, questi migliorano il controllo della glicemia. Infine, conclude Graziani, altri studi mostrano una riduzione delle molecole (citochine) infiammatorie sempre in seguito alla gestione della malattia gengivale. Quando il nostro sorriso è a rischio, quindi, non bisogna fermarsi al problema estetico e all'impatto sulla funzione masticatoria, ma tenere presente che alle malattie della bocca possono seguire a cascata tanti altri problemi di salute generale
Con uso tempestivo +50-70% di sopravvivenza ad arresto cardiaco
Il 24 marzo Giornata mondiale della Lp(a) i cui livelli non si possono modificare con lo stile di vita
Gli esperti: “Abbiamo armi terapeutiche efficaci per contrastarli, ma è necessario combattere l’inerzia terapeutica e la scarsa aderenza dei pazienti alle terapie”
Il progetto GRACE utilizza l'intelligenza artificiale e soluzioni digitali per migliorare la gestione delle patologie cardiovascolari con app e smartwatch
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
Commenti