Dalla Cina al Giappone fino all'America, passando per l'Europa: sebbene sia spesso diretto verso paesi emergenti non leader nella ricerca biomedica, il turismo delle cellule staminali non conosce confini, aziende di ogni dove vendono cure-truffa per malattie oggi purtroppo ancora incurabili come sclerosi laterale amiotrofica, morbo di Parkinson, paralisi, Alzheimer. Pazienti disperati abboccano, come successe in passato per inutili cure anti-cancro, e si imbarcano in inutili e costosi viaggi.
Il tutto procede, con rischi enormi, in barba a regolamenti nazionali (per quei paesi, non molti, che li hanno adottati), anzi spesso sono proprio aziende occidentali che, per sfuggire ai divieti vigenti nei propri paesi, impiantano sedi in Cina o altre nazioni asiatiche dove la maglia dei controlli è meno stretta. E' al centro di un articolo sulla rivista Science di Sorapop Kiatpongsan della Harvard Medical School in Boston il pericoloso fenomeno, in crescita, del turismo delle cellule staminali. I pazienti non ricevono la giusta informazione e così frode, le cure-truffa costano anche 20 mila dollari o più, e pericolo sono entrambi dietro l'angolo: si tratta di terapie la cui sicurezza ed efficacia non sono state provate con canonici studi clinici e spesso le linee di staminali usate sono di dubbia provenienza, frutto di traffici illeciti di feti o altro materiale.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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