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Bancomat e studi medici: il Consiglio di Stato boccia le sanzioni

Professione Redazione DottNet | 08/05/2018 21:16

Il Ministero ribadisce l'obbligatorietà del pos per i professionisti

Il pos obbligatorio per medici e professionisti in genere aggiunge un nuovo capitolo all'annosa vicenda legislativa. Questa volta la decisione di abrogare qualunque sanzione a quanti non accettano i pagamenti digitali arriva dal Consiglio di Stato che ha sollevato dubbi di incostituzionalità sul rimando all’articolo 693 del Codice Penale

E così il contestato provvedimento è tornato al mittente, cioè al ministero per lo Sviluppo Economico che, tuttavia, ribadisce l'obbligatorietà del dispositivo, anche se al momento non ci sono sanzioni.

Facciamo così un passo indietro e ripercorriamo la vicenda legislativa della vicenda pos: a dicembre si era parlato di una possibile introduzione delle sanzioni con la Legge di Bilancio 2018, ma così non è stato. Pertanto il MISE, secondo quanto previsto dall’articolo 15 del decreto legge 18  ottobre 2012, n. 179, così come modificato dalla legge n. 208/2015 ha predisposto il decreto sulla disciplina sanzionatoria per violazioni all’obbligo di POS. Non una nuova sanzione bensì un rimando a quanto previsto dall’articolo 693 del Codice Penale: non accettare pagamenti con carta di credito o banca sarebbe, in sostanza, come evitare di accettare monete aventi corso legale in Italia, con l’applicazione di una sanzione amministrativa di 30 euro per ciascuna transazione vietata.

Rimando che, però, ha sollevato, come detto, nel Consiglio di Stato  dubbi di incostituzionalità, espressi nel parere n. 1104/2018 del 23  aprile 2018.:"nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge" ed è inoltre lo stesso articolo 15, comma 4 del decreto legge n. 179/2012 a sollevare dubbi sulla costituzionalità delle disposizioni contenute.

Adesso lo  schema del regolamento MISE  in merito alle modalità, termini e importi delle sanzioni amministrative in caso di mancata accettazione dei pagamenti con POS è stato  rimandato al mittente, con parere negativo da parte dei Giudici di Palazzo Spada. A disporre l’emanazione di un decreto ad hoc sulle  sanzioni  per professionisti, artigiani e commercianti in caso di mancata accettazione dei pagamenti con bancomat, carte di credito e debito è il decreto legge n. 179/2012 a seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2016.

Sanzioni POS, rischio incostituzionalità

L’articolo 23 della Costituzione  prevede che  "nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge": quindi, nonostante l’importanza di contribuire alla lotta all’evasione e al contrasto al riciclaggio del contante non si può e non si deve mettere in secondo piano il rispetto formale e sostanziale dei principi dell’ordinamento giuridico.

Sono due le  criticità rilevate all’interno dello schema del decreto MISE:

il DL 179/2012 non fissa importi e modalità di applicazione delle sanzioni, in quanto l’articolo 15, comma 14 non è "rispettoso del principio costituzionale della riserva di legge, in quando carente di qualsiasi criterio direttivo, sostanziale e procedurale" in secondo luogo, secondo il Consiglio di Stato, la stessa violazione del principio di riserva di legge riguarda il rimando alla sanzione di 30 euro prevista dall’arti. 693 del Codice Penale.

Questione che lo stesso Ministero, nella relazione trasmessa a Palazzo Spada, aveva già sottolineato: mancano criteri direttivi all’interno della legge che ha introdotto l’obbligo di POS e l’obbligo di installazione, così come di accettare i pagamenti con bancomat e carte rischia di esser visto sempre più come una norma facile da raggirare. Spetterà al MISE, ora, presentare una relazione al Consiglio di Stato, con le possibili soluzioni per superare i rischi di incostituzionalità.

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