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Alzheimer, agendo su 'cellule stella' migliora la memoria

Neurologia Redazione DottNet | 05/05/2018 18:26

Gli astrociti sono nel cervello e rappresentano le 'cellule nutrici' e di supporto dei neuroni

Scoperto un nuovo bersaglio terapeutico per rallentare la malattia di Alzheimer e migliorare le funzioni mnemoniche: si tratta delle 'cellule stella', o astrociti, che sono nel cervello e sono in un certo senso le 'cellule nutrici' e di supporto dei neuroni.  È il risultato di uno studio condotto presso il Centro Tedesco per le Malattie Neurodegenerative (DZNE): utilizzando topolini 'malati di Alzheimer', i ricercatori hanno dimostrato che, bloccando un particolare 'interruttore' (recettore) sugli astrociti, si normalizza la funzione cerebrale e migliorano le capacità di memoria.

I risultati dello studio sono apparsi sul Journal of Experimental Medicine (JEM) e potrebbero aprire a una nuova potenziale via di cura per l'Alzheimer basata su un bersaglio del tutto nuovo.

   Guidati da Nicole Reichenbach, gli esperti tedeschi hanno scoperto che spegnendo l'interruttore molecolare 'P2Y1' che si trova esposto sulla superficie degli astrociti, la funzione neurale si normalizza e l'effetto dura alcune settimane dalla somministrazione del farmaco che spegne P2Y1. Inoltre hanno visto che somministrando a lungo termine la terapia per mettere P2Y1 in 'off', le funzioni di apprendimento e memoria dei topolini migliorano sensibilmente.

Agendo su P2Y1 nei topi sani, infine, non si sono visti effetti collaterali di questa 'terapia sperimentale'. Benché si tratti di uno studio di base con potenziali applicazioni cliniche ancora di là da venire, conclude Reichenbach, la strada scoperta è di per sé interessante perché chiama in causa bersagli d'azione del tutto diversi e indipendenti da quelli che da tempo sono oggetto di indagine sperimentale e farmacologica.

fonte: ansa

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