Il contratto 2006-2009 è ufficiale: con la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 95 del 22 aprile 2008 del testo normativo e di quello del primo biennio economico 2006-2007 tutte le Regioni e le aziende dovranno passare alla fase applicativa.
Anche se in alcune Regioni già nelle buste paga degli oltre 570mila operatori non dirigenti del Ssn stanno arrivando aumenti e arretrati. Un contratto snello nella parte normativa che rimanda in molti casi a fasi successive di contrattazione e netto per quel che riguarda gli aumenti economici, che raggiungono la media mensile lorda pro capite di 103 euro a regime nel 2007 (tutti arretrati quindi). Le principali novità normative, lo ricordiamo, sono quattro. La più attesa riguarda l’orario di lavoro e, in particolare, il riposo obbligatorio di 11 ore previsto dal Dlgs 66/2003 tra due turni di lavoro. Il contratto, secondo quanto prescritto dallo stesso Dlgs 66/2003 e dalla direttiva 88/2003/Ce, revoca in qualche modo la non obbligatorietà, e prevede la possibilità di una “deroga” al riposo di undici ore che dovrà essere stabilita con un accordo tra aziende e sindacati «tenendo conto delle necessità legate alla organizzazione dei turni e garantendo ai dipendenti un equivalente periodo di riposo per il pieno recupero delle energie psicofisiche».
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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