L’assessore calabrese alla Sanità, Vincenzo Spaziante, lo aveva detto a chiare lettere solo qualche settimana fa: «Il problema del precariato nel settore Sanità è una concausa della debolezza che caratterizza il sistema, per questo la riduzione del fenomeno consente basi solide per l’efficienza operativa del servizio».
Ora l’auspicata riduzione compie un passo in avanti dopo il via libera della Giunta guidata da Agazio Loiero al protocollo d’intesa, sottoscritto dallo stesso Spaziante e dai sindacati confederali e di categoria, per la stabilizzazione del personale precario dirigente del Ssr. Il provvedimento chiarisce innanzitutto agli enti e alle aziende del servizio sanitario l’ambito di applicazione del percorso recependo le indicazioni contenute nelle ultime due Finanziarie (comma 519 dell’articolo 7 della legge 296/06 e comma 90 dell’articolo 3 della L. 244/07). La stabilizzazione, che riguarderà il personale in servizio a tempo determinato da almeno tre anni, anche non continuativi, o che consegua questo requisito in virtù di contratti stipulati prima del 28 settembre 2007 (secondo le modifiche apportate dall’ultima Finanziaria 2008 al limite temporale fissato dalla manovra precedente), potrà includere solo il personale che abbia sostenuto, si legge nel protocollo, «procedure selettive di tipo concorsuale e previa pubblicazione di avviso dell’avvio delle procedure di stabilizzazione, nel quale saranno indicati requisiti e criteri per la presentazione della domanda».
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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