Notizie false proliferano in rete e mettono a rischio la salute
Promettono di liberare dalla 'schiavitù dei farmaci', che ovviamente è imposta da un 'sistema corrotto', e altrettanto ovviamente hanno in tasca la ricetta per una guarigione miracolosa. I principi delle fake news sul diabete sono gli stessi già visti in molti altri ambiti, dall'autismo ai tumori. A ricordare che sospendere l'insulina illudendosi di 'curare' la malattia è molto pericoloso hanno pensato le società scientifiche e i pazienti, con un vero e proprio appello che essi stessi definiscono 'disperato' diffuso via social.
"Se avete il diabete di tipo 1, o se un vostro caro ha il diabete di tipo 1, non sospendete (e non fate sospendere) l'insulina per seguire cure alternative - si legge a caratteri cubitali nel documento -.
"Anche in passato sono state propagandate diete 'fantasiose' contro il diabete, ma ci ha molto preoccupato vedere certi messaggi ripetuti in tv - spiega Sesti -. Quando abbiamo pubblicato l'appello sul profilo Facebook della nostra Fondazione abbiamo ricevuto commenti molto duri, e la pagina è stata anche oscurata per un giorno. L'insulina è un farmaco salvavita, non va interrotta per nessun motivo". Gli esperti sono preoccupati del proliferare di queste 'terapie'. "In un Paese dove sembra a volte imperare la disinformazione scientifica, anche in un campo vitale (è il caso di ricordarlo) come quello delle scienze mediche, c'è anche chi, per evidenti interessi commerciali, può permettersi di promettere indisturbato di guarire le malattie più disparate, dall'Alzheimer, al diabete tipo 1, grazie ad una dieta miracolosa corredata da 'integratori' dal costo non irrilevante (ma questo è solo un dettaglio). Basta un microfono, una telecamera, un sito web e la fake news è servita".
Il problema, spiega Sesti, è difficile da quantificare, anche se ci sono state anche in passato diverse segnalazioni di pazienti che hanno avuto conseguenze gravi dall'interruzione della terapia. Di sicuro la platea potenziale è ampissima, visto che in Italia secondo l'Istat ci sono sono circa 3 milioni e 200mila diabetici, pari al 5,3% della popolazione, di cui il 10% con il tipo 1. "Mentre è possibile tentare di prevenire il diabete tipo 2, molto spesso legato a cattive abitudini di vita - sottolineano nell'appello gli esperti -, all'obesità e alla sedentarietà, nulla si può fare per prevenire il diabete tipo 1, malattia legata come detto alla distruzione del pancreas da parte del sistema immunitario".
Basta fare un rapido giro sul web per essere subissati dalle fake news sul diabete, da quelle 'storiche' come il fatto che le carote non siano adatte alla dieta dei pazienti a quelle pericolose sulla presunta pericolosità dell'insulina. Come testimonia l'appello di oggi di società scientifiche e pazienti l'alimentazione è il 'bersaglio' preferito di chi crea bufale, ma non mancano anche in altri settori.
DIETE E RIMEDI 'MIRACOLOSI' Sono diverse le diete che, senza nessuna prova, sono state indicate tra quelle che guariscono dalla malattia. Un esempio è quella 'del gruppo sanguigno', ma anche in generale le diete iperproteiche, che sovraccaricano fegato e reni, la cosiddetta dieta 'life 120', o il 'Diabete Protocollo'. Assieme alle diete sono sempre proposte anche delle sostanze naturali 'miracolose', supplementi e nutraceutici che si pagano a caro prezzo e che ovviamente non sono mai stati testati.
INSULINA 'KILLER' Particolarmente pericolosi sono secondo gli esperti i falsi miti sull'insulina. C'è chi dice che faccia diventare ciechi, ha denunciato recentemente la Società Italiana di Diabetologia, o che la terapia insulinica sia una specie di 'condanna' ad avere tutti i sintomi più gravi della malattia che invece previene. Questo ovviamente porta molti pazienti a non fare o ad iniziare tardi una terapia che invece è fondamentale.
I TEST GENETICI PREVEDONO IL RISCHIO Sul web negli ultimi anni sono fioriti anche i test genetici che affermano di poter predire i rischi di insorgenza del diabete al costo di diverse centinaia di euro. In realtà, segnala la Sid, un test su pochi parametri che si può fare da soli rispondendo ad alcune domande è molto più efficace.
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