Sì a metformina, inibitori DPP-4 e gli analoghi di Glp-1
Il diabete di tipo 2 e l'osteoporosi spesso vanno di pari passo, ma la gestione di entrambe le condizioni può non essere problematica se si scelgono i farmaci giusti. Una revisione completa pubblicata nel Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, rivista della Endocrine Society, evidenzia le opzioni di trattamento più efficaci per trattare i pazienti che presentano queste due condizioni insieme. "I diabetici hanno maggior rischio di osteoporosi e quindi di fratture, in quanto la malattia influenza direttamente il metabolismo osseo. Chi ne è colpito presenta infatti una riduzione dell'Igf-1, ormone che ha effetto importante sulla crescita ossea", chiarisce Giorgio Sesti presidente Società Italiana di Diabetologia (Sid) e ordinario di Medicina Interna presso l'Università della Magna Graecia di Catanzaro. "Inoltre - prosegue - alcuni farmaci per il diabete possono determinare una demineralizzazione dell'osso".
Per determinare le opzioni di trattamento più efficaci, i ricercatori della National and Kapodistrian University of Athens, hanno sistematicamente riesaminato gli studi in materia. Dalla revisione è emerso che la metformina ha effetti benefici sulla formazione e la densità dell'osso. Effetti positivi o neutrali sono stati osservati nel metabolismo osseo con l'uso di inibitori di DPP-4 e gli analoghi di Glp-1. Mentre tiazolidinedioni e canagliflozina devono essere evitati e altri inibitori SGLT2 sono opzioni meno valide. "Altro aspetto importante emerso dallo studio - conclude Sesti - è che farmaci per osteoporosi non danno effetto su metabolismo glucidico, quindi sono sicuri per i diabetici".
fonte: ansa
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