Denuncia la Fondazione: ai pazienti servono tempi certi
L'accesso alla maggior parte delle prestazioni incluse nei nuovi LEA è ancora un miraggio per cittadini e pazienti. La denuncia arriva dal presidente dell'Osservatorio per la sostenibilità del Ssn della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta. Che evidenzia le falle che allungano i tempi di accesso alle novità introdotte dai nuovi livelli essenziali di assistenza, a cominciare dalla mancanza dei tariffari negli elenchi delle prestazioni ambulatoriali. Poi il capitolo malattie rare, ampliato con l'inserimento di 110 nuove entità tra singole patologie e gruppi di malattie: ''Basteranno - chiede Cartabellotta - sei mesi per adeguare le reti regionali con l'individuazione dei relativi presidi e registri regionali? Ma soprattutto, quali azioni sono previste per tutelare i pazienti con malattie rare nelle regioni inadempienti?''.
Altro punto dolente, secondo la Fondazione è l'erogazione delle prestazioni che nel decreto viene rinviata a successivi accordi della Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome: come dire che ''i tempi vengono rimandati ad atti successivi''. Quindi, indica ancora Cartabellotta, manca completamente un metodo esplicito per l'aggiornamento delle prestazioni. E chiede a Governo e Regioni di definire una precisa tabella di marcia per fornire certezze sulla reale fruibilità dei nuovi LEA in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale poichè i pazienti hanno bisogno di tempi certi
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