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Depressione post partum: la causa arriva dai disturbi pre ciclo

Ginecologia Redazione DottNet | 24/01/2009 16:50

Sempre più donne colpite dalla depressione post-partum, un disturbo che può diventare molto grave se non diagnosticato tempestivamente: 50 mila ogni anno solo in Italia.

Ma c'è un campanello d'allarme importante, finora però sottovalutato, che potrebbe aiutare a prevenire tale patologia: i disturbi pre-mestruali molto accentuati. A puntare i riflettori sul problema della depressione post-partum, che interessa circa il 10% della popolazione femminile sono gli effetti in occasione di un incontro a Berlino in tema di contraccezione per la presentazione della nuova pillola anticoncezionale a base di drospirenone. A chiarire il legame tra disturbi pre-mestruali e depressione post-partum è la direttrice del centro di ginecologia dell'ospedale San Raffaele Resnati Alesandra Graziottin. ''Ci sono donne che geneticamente - ha spiegato - risultano più sensibili a risentire in chiave depressiva della caduta dei livelli degli estrogeni, che si realizza maggiormente durante la fase delle mestruazioni, del parto e della menopausa''.

La caduta degli estrogeni, infatti, ha proseguito l'esperta, ''determina un abbassamento della serotonina, il neurotrasmettitore 'principe' della regolazione del tono dell'umore, e la donna sviluppa così la depressione''. Quindi, ha avvertito Graziottin, tra le donne con una forte sindrome pre-mestruale, pari a circa il 60%, si ha una maggiore vulnerabilità a sviluppare questa patologia ed una su cinque di tale gruppo è da considerarsi a rischio per la depressione post-partum''. Concorda la ginecologa dell'università di Cagliari, Maria Paoletti: ''I disturbi pre-mestruali di tipo emozionale e dell'umore - ha rilevato - nel 25% delle donne sono di entità tale da rendere necessario l'intervento del medico ed esistono donne geneticamente predisposte a svilupparli; le stesse che saranno appunto più vulnerabili alla depressione post-partum''.
Che fare allora? il ginecologo, ha affermato Graziottin ''deve essere in questo caso il primo alleato della donna mettendola in guardia rispetto ai rischi legati alla forte sindrome pre-mestruale come fattore predittivo di disturbi futuri''. Ma i ginecologi rispondono chiedendo a gran voce una maggiore informazione sul problema: il 90% delle donne, affermano sulla base di un recente sondaggio della Società italiana di Ginecologia, ha un'informazione insufficiente su questo tema. La quasi totalità dei ginecologi chiede inoltre campagne di sensibilizzazione puntando il dito sulla scarsa prevenzione: ''Dopo il parto, sottolineano, solo nel 45% delle strutture è previsto un monitoraggio delle mamme 'a rischio'. Per questo la Società italiana di ginecologia ha lanciato la campagna 'Non lasciamole sole' perchè la depressione post-partum, affermano i medici, è un disturbo da non sottovalutare e per contrastare il quale è necessario mettere in campo azioni concrete.

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