L’analisi di Nkomo et al. ha evidenziato che le valvulopatie rappresentano un problema di salute pubblica grave, crescente e sottovalutato.
Le patologie che colpiscono le valvole cardiache non vengono solitamente ritenute un problema importante di salute pubblica, ma numerose evidenze suggeriscono che il ruolo delle valvulopatie debba essere riconsiderato. Le valvulopatie sono scarsamente rappresentate all’interno della classificazione internazionale delle patologie e, in assenza di ecocardiografia, il loro contributo in termini di mortalità e morbilità potrebbe essere stato ignorato. Inoltre, i risultati dell’EuroHeart Survey hanno evidenziato che le valvulopatie hanno un peso sostanziale in Europa.
L’obiettivo dello studio di Nkomo et al. è stato valutare la prevalenza e il pattern di distribuzione delle affezioni valvolari e il loro effetto sulla sopravvivenza globale nella popolazione generale.
A partire da studi di popolazione, sono stati analizzati i risultati relativi ad 11.911 adulti selezionati in modo casuale dalla popolazione generale e valutati in modo prospettico con ecocardiografia. Inoltre, sono stati esaminati anche i dati di uno studio di comunità che ha coinvolto 16.501 adulti sottoposti ad ecocardiografia indicata dai dati clinici.
Nel gruppo proveniente della popolazione generale, la valvulopatia moderata o grave è stata identificata in 615 adulti. Non è stata riscontrata alcuna differenza nella frequenza di queste patologie tra uomini e donne (p=0.90). La prevalenza è aumentata con l'età, dallo 0,7% (Intervallo di Confidenza [IC] del 95% 0,5-1,0) tra i 18-44 anni di età al 13,3% (11,7-15,0) nel gruppo di pazienti con età di 75 anni e oltre (p<0,0001). La prevalenza nazionale di malattia valvolare, aggiustata per l'età e la distribuzione del sesso nella popolazione degli Stati Uniti, è risultata del 2,5% (2,2-2,7). Nel gruppo della comunità, la valvulopatia è stata diagnosticata in 1.505 (1,8% aggiustato) adulti e la frequenza è aumentata notevolmente con l'età, dallo 0,3% (0,2-0,3) dei soggetti con 18-44 anni a 11,7% (11,0-12,5) degli individui con età a partire da 75 anni, ma è stata diagnosticata meno frequentemente nelle donne rispetto agli uomini (Rapporto di Probabilità [RP] 0,90; 0,81-1,01; p=0,07). Il rapporto di rischio di mortalità aggiustato associato a patologia valvolare è stato 1,36 (1,15-1,62; p=0,0005) nel gruppo della popolazione generale e 1,75 (1,61-1,90; p<0,0001) in quello dello studio di comunità.
Le patologie valvolari moderate o gravi sono risultate comuni in questa popolazione e sono aumentate con l'età. Tra le patologie in studio, il rigurgito mitralico è stato il più comune. Nello studio di comunità, le donne hanno mostrato patologia valvolare meno frequentemente rispetto agli uomini e questo aspetto potrebbe essere indicativo di un importante sbilanciamento in termini di ridotta sopravvivenza.
L'alta prevalenza delle patologie cardiache valvolari, insieme all’aumento con l'invecchiamento, è indicativa dell’elevato e crescente peso di queste condizioni. Le patologie a carico delle valvole sono sottodiagnosticate nella comunità, soprattutto nelle donne, in cui potrebbero rappresentare un importante bias, dal momento che queste affezioni risultano associate a conseguenze fisiologiche e outcome gravi. Pertanto, le valvulopatie cardiache rappresentano un problema di salute pubblica grave, crescente e sottovalutato che dovrebbe essere affrontato con risorse adeguate per migliorare la diagnosi, il trattamento e la ricerca.
Riferimenti bibliografici:
Nkomo VT, Gardin JM, Skelton TN et al. Burden of valvular heart diseases: a population-based study. Lancet 2006; 368:1005-11.
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