Rientra in patria uno dei cervelli italiani fuggiti all'estero. E' Alberto Del Rio, giovane ricercatore dell'università di Modena e Reggio Emilia, partito per l'estero nel 2002 e ora tornato grazie a un finanziamento quinquennale pari a 750 mila euro stanziato dall'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc).
Con questi fondi l'Airc sosterrà il laboratorio di ricerca che sarà guidato da Del Rio al Dipartimento di Scienze farmaceutiche dell'ateneo di Modena e Reggio Emilia, e che sarà impegnato nella ricerca di farmaci anticancro.
Dopo la laurea in Chimica all'università degli Studi di Modena e Reggio, Del Rio ha iniziato un periodo di formazione all'estero, conseguendo un master in chimica teorica e informatica all'università di Rennes I in Francia. Paese in cui, nel 2005, ha completato gli studi di dottorato di ricerca all'università Paul Cézanne di Aix-Marsiglia III. Successivamente a quella esperienza, il ricercatore italiano si è trasferito in Germania all'università di Erlangen-Norimberga, dove ha portato avanti apprezzate ricerche nell'ambito della chimica computazionale. Il progetto di ricerca finanziato dall'Airc, che ha indotto Del Rio a rientrare nel suo ateneo d'origine, riguarda gli 'Approcci multidisciplinari per la progettazione di molecole con attività antitumorale'. Il progetto vedrà impegnato un team di giovani ricercatori coordinati da Del Rio, che agirà in collaborazione con il gruppo di lavoro di Giulio Rastelli del Dipartimento di Scienze farmaceutiche dell'università modenese-reggiana, uno dei maggiori esperti di Molecular Modelling & Drug Design Laboratory.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
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