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I contraccettivi orali trifasici: vari regimi a confronto

Ginecologia Medical Information Dottnet | 07/06/2016 15:52

I trifasici con progestinici a minore attività androgenica hanno mostrato migliore controllo del ciclo e profilo lipidico meno aterogeno.

Lo studio di Cedars et al. è stato effettuato per esaminare il profilo rischio/beneficio dei contraccettivi orali trifasici e confrontarlo a quello dei contraccettivi orali monofasici a basso dosaggio, attraverso un’analisi della letteratura scientifica disponibile in materia.

I principali outcome valutati sono stati l’efficacia contraccettiva, il controllo del ciclo mestruale, gli effetti collaterali, i benefici per la salute e il rapporto rischio/beneficio di contraccettivi orali trifasici e monofasici a basso dosaggio somministrati a donne sane in età riproduttiva.

Nei contraccettivi trifasici contenenti etinilestradiolo (0.025- 0.040 mg/die) e uno dei diversi progestinici (0,05-1,0 mg/die), le dosi in riferimento alla potenza relativa sono state sostanzialmente più basse (dose totale) in confronto ai monofasici. I trifasici hanno mostrato elevata efficacia; in generale, il controllo del ciclo mestruale e gli effetti collaterali sono stati simili per entrambe le tipologie di contraccettivi, ma i trifasici contenenti i progestinici introdotti negli ultimi anni (desogestrel, gestodene e norgestimato) hanno mostrato un controllo del ciclo migliore e una ridotta incidenza di effetti collaterali androgeni rispetto ai contraccettivi a base di noretindrone o levonorgestrel. Sia i contraccettivi trifasici che monofasici hanno mostrato effetti minimi sul metabolismo di carboidrati e lipidi e sui parametri dell’emostasi, con basso rischio di malattia coronarica. I benefici per la salute dati dall’assunzione di contraccettivi trifasici e monofasici sono risultati simili e hanno compreso ridotta incidenza di: gravidanze indesiderate ed ectopiche, cisti ovariche, tumori dell'endometrio e dell'ovaio, patologie mammarie benigne e malattia infiammatoria pelvica acuta. Inoltre, sono state evidenziate meno perdite di sangue mestruale e carenza di ferro ed una frequenza di sanguinamento irregolare e menorragia più bassa.

In conclusione, il profilo rischio-beneficio dei contraccettivi trifasici e monofasici è risultato favorevole e simile. I dati relativi alla sicurezza dei contraccettivi trifasici hanno evidenziato una bassa  incidenza di eventi avversi. In particolare, i contraccettivi trifasici contenenti i recenti progestinici con attività androgenica minore (desogestrel, gestodene) hanno mostrato, come vantaggi aggiuntivi, un migliore controllo del ciclo ed un profilo lipidico meno aterogeno.

Riferimenti bibliografici:

Cedars MI. Triphasic oral contraceptives: review and comparison of various regimens. Fertil Steril. 2002 Jan;77(1):1-14.

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