Canali Minisiti ECM

Le ultime evidenze sull’aderenza terapeutica nella BPCO

Pneumologia Redazione DottNet | 10/05/2016 11:21

Dati recenti evidenziano l’impatto fortemente negativo della scarsa aderenza alla terapia nella BPCO.

Il Dr. Ruggiero Pastorelli, Direttore U.O.C. Medicina Interna del P.O. di Colleferro e membro del Board Scientifico del progetto FADOI SDO-ARCA, attraverso un’analisi degli ultimi studi ha sottolineato i punti critici della mancata aderenza terapeutica.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce l’aderenza terapeutica come «Il grado di effettiva coincidenza tra il comportamento individuale del paziente e le prescrizioni terapeutiche ricevute dal personale sanitario curante».

L’OMS sottolinea che «La scarsa aderenza alle terapie croniche compromette gravemente l’efficacia del trattamento, caratterizzandosi come un elemento critico per la salute della popolazione, sia dal punto di vista della qualità di vita che dell’economia sanitaria» e che «Interventi tesi ad aumentare l’aderenza consentono un significativo ritorno degli investimenti».

Le molteplici cause della non aderenza sono state raggruppate dall’OMS in 5 dimensioni: socio-economica, collegata alla terapia, correlata al paziente, associata alla malattia, relativa al sistema sanitario o al team medico.

Tra le patologie croniche, a fronte dell’incidenza significativa ed il costante aumento della BPCO, la mancata aderenza alla terapia, specie quella inalatoria, è problematica comune sia a livello internazionale (1,2) che nazionale (3). Un’interessante review effettuata da Jamie Bryant et al. (del Priority Research Centre for Health Behaviour, University of Newcastle & Hunter Medical Research Institute, Callaghan, Australia), parte dalla constatazione che solo per il 40-57% dei pazienti mostrano sufficiente aderenza alla terapia prescritta. Molto comune è anche il sottoutilizzo dei farmaci, che riguarda fino al 50% dei pazienti in terapia con nebulizzatori. Inoltre, il 31% dei pazienti con BPCO adotta una tecnica inalatoria inefficace mentre più del 50% sovrautilizza i farmaci in caso di riacutizzazione.

Da una metanalisi di Rolnick SJ et al. sulla real life, la percentuale di pazienti aderenti si dimostra molto più bassa (10-40%) rispetto a quanto riportato nella letteratura dedicata (40-60%).

Tra i fattori che influenzano l’aderenza nella BPCO, vi sono:

1. la frequenza di somministrazione, perché all’aumentare della frequenza di somministrazione si riduce l’aderenza alla terapia (per i pazienti con BPCO si passa da un’aderenza del 43% con la mono-somministrazione al 23%  con 4 assunzioni giornaliere).

2. La rapidità d’azione, in quanto si ritiene che l’immediata percezione dell’effetto del farmaco possa indurre il paziente a continuare la terapia ogni giorno.

3. L’importanza del device, dato che un errato utilizzo dell’inalatore riduce sensibilmente l’efficacia del farmaco e, di conseguenza, l’aderenza.

La mancata aderenza alla terapia è causa di molteplici effetti negativi, come lo scarso controllo dei sintomi, il peggioramento della qualità di vita, l’aumento delle riacutizzazioni e del ricorso a cure sanitarie (responsabili del 35-45% dei costi associati alla malattia), l’incremento della mortalità (2-3 volte superiore rispetto ai pazienti con buona aderenza: 26,4% vs 11,3% in una sottoanalisi dello studio TORCH) e, infine, l’aumento della spesa sanitaria (­+50%).

 In conclusione, è fondamentale per gli addetti ai lavori prestare la massima attenzione all’aderenza terapeutica introducendo percorsi dedicati formativi e informativi al fine di una gestione ottimale della patologia ostruttiva polmonare.

Contenuto elaborato dal Dr. Ruggiero Pastorelli, Direttore U.O.C. Medicina Interna del P.O. di Colleferro e membro del Board Scientifico del progetto FADOI SDO-ARCA.

Bibliografia:

1. Ramsey SD. Suboptimal medical therapy in COPD: exploring the causes and consequences. Chest 2000; 117:33S-37S.

2. Vestbo J, Anderson JA, Calverley PMA, Celli B, Ferguson GT, Jenkins C, Knobil K, Willits LR, Yates JC, Jones PW. Adherence to inhaled therapy, mortality and hospital admission in COPD. Thorax 2009; 64:939-943.

3. Melani AS, Bonavia M, Cilenti V, Cinti C, Lodi M, Martucci P, Serra M, Scichilone N, Sestini P, Aliani M, Neri M; Gruppo Educazionale Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri. Inhaler mishandling remains common in real life and is associated with reduced disease control. Respir Med 2011;105(6):930-8.

Commenti

I Correlati

Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie

Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen

I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali

Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri

Ti potrebbero interessare

Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie

Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen

I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali

Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri

Ultime News

Più letti