L'iniziativa potrebbe fare da modello anche per altre regioni. Il paziente viene preso in carico dal Ssr, e la prenotazione degli esami è unica
Una "rivoluzione" nell'assistenza ai diabetici: così ieri in Regione Lazio è stato presentato il Piano che a partire da maggio si rivolgerà, dopo una prima fase sperimentale, a una platea di 385 mila ammalati. All' iniziativa tra gli altri il governatore Nicola Zingaretti e il capo della cabina di regia della sanità Alessio D'Amato. Il Piano, approvato per decreto, prevede che il paziente diabetico sia preso in carico dalle strutture del Sistema sanitario regionale, e saranno loro a organizzare ogni singolo percorso di cura.
Le strutture interessate sono le Case della Salute di Prati-Trionfale, Tenuta di Terranova e S. Agostino di Ostia e i Distretti di Monte Mario, S.Giovanni-Cinecittà e Prenestino Centocelle, poi progressivamente verrà estesa a tutto il territorio regionale a partire dalle Case della Salute e dalle Unità di Cure Primarie della Medicina Generale. Il 'Piano per la malattia diabetica nella Regione Lazio 2016-2018', condiviso con le società scientifiche e le associazioni dei malati, definisce insomma il perimetro operativo e le linee di programmazione, per rendere omogenea l'assistenza a favore delle persone con diabete in tutto il territorio. Punto qualificante è la"gestione integrata", con l'attivazione di Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (Pdta), personalizzati e differenziati a seconda del grado di complessità della malattia. Particolare attenzione viene dedicata al percorso per favorire l'inserimento a scuola del bambino con diabete. Nel Lazio la prevalenza del diabete al 31 dicembre 2013 è del 10,3% con un tasso che varia tra le Asl da un minimo di 8,9% a un massimo di 12% negli uomini e da un minimo di 6,4% a un massimo di 10,6% nelle donne. I diabetici in età pediatrica sono 2.543. La rete diabetologica regionale conta su 92 strutture per adulti e 4 per età pediatrica e a breve sarà potenziata.
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