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Triptorelina e funzione ovarica nella cura del tumore mammario

Oncologia Medical Information Dottnet | 12/02/2016 16:45

Triptorelina e chemioterapia insieme hanno mostrato maggiore probabilità di recupero della funzione ovarica a lungo termine.

L’affidabilità della strategia terapeutica basata sulla somministrazione di analoghi dell'ormone rilasciante l'ormone luteinizzante (aLHRH) per preservare la funzione ovarica durante la chemioterapia è un argomento controverso a causa della mancanza di: 1) dati a lungo termine sulla funzione ovarica e le gravidanze; 2) dati sulla sicurezza riguardo le potenziali interazioni negative tra la terapia endocrina e la chemioterapia.

Lambertini et al. hanno effettuato uno studio parallelo, randomizzato, open-label, di fase 3  per valutare gli effetti a lungo termine della soppressione ovarica indotta da aLHRH durante la chemioterapia per tumore mammario.

Hanno preso parte allo studio donne in premenopausa affette da tumore mammario (da stadio I a III) positivo o negativo ai recettori ormonali. Le pazienti sono state assegnate in modo casuale a ricevere chemioterapia adiuvante o neoadiuvante da sola (gruppo di controllo) oppure con aggiunta di triptorelina (gruppo aLHRH).

L'endpoint primario previsto è stata l’incidenza di menopausa precoce indotta da chemioterapia. Gli endpoint post hoc sono stati la funzione ovarico a lungo termine (mediante la valutazione annuale dell’attività mestruale e definita come ripresa di almeno un ciclo mestruale), le gravidanze e la sopravvivenza libera da malattia (SLM).

Un totale di 281 donne (con età media, 39 [range, 24-45] anni) sono state randomizzate. Il follow-up è stato di 7.3 anni (range interquartile, 6.3-8.2 anni). L’incidenza cumulativa stimata di ripresa mestruale a 5 anni è stata del 72.6% (IC del 95%, 65.7%-80.3%), tra le 148 pazienti del gruppo aLHRH e 64.0% (IC del 95%, 56.2%-72.8%), tra i 133 pazienti del gruppo di controllo (rapporto di rischio [RR], 1.28 [IC del 95%, 0.98-1.68]; p=0.07; RR corretto per età, 1.48 [IC del 95%, 1.12-1.95]; p=0.006). Otto gravidanze (incidenza cumulativa stimata nei 5 anni di gravidanza, il 2.1% [IC del 95%, 0.7%-6.3%]) si sono verificate nel gruppo aLHRH e 3 (1.6% [IC del 95%, 0.4%-6.2%]) del gruppo di controllo (RR, 2.56 [IC del 95%, 0.68-9.60]; p=0.14; RR corretto per età, 2.40 [IC del 95%, 0.62-9.22]; p=0.20). La SLM a 5 anni è stata dell’80.5% (IC del 95%, 73.1%-86.1%) nel gruppo aLHRH e dell’83.7% (IC del 95%, 76.1%-89.1%) nel gruppo di controllo (aLHRH rispetto al controllo: RR, 1.17 [IC del 95 %, 0.72-1.92]; p=0.52).

Tra le donne in premenopausa con tumore mammario positivo o negativo ai recettori ormonali, la somministrazione concomitante di triptorelina e chemioterapia, rispetto alla sola chemioterapia, è risultata associata ad una maggiore probabilità di recupero della funzione ovarica a lungo termine, senza differenza statisticamente significativa nella percentuale di gravidanze. Non è stata riscontrata alcuna differenza statisticamente significativa nella SLM per le donne assegnate al trattamento con triptorelina e quelle assegnate alla sola chemioterapia.

Riferimenti bibliografici:

Lambertini M, Boni L, Michelotti A, Gamucci T, Scotto T, Gori S, Giordano M, Garrone O, Levaggi A, Poggio F, Giraudi S, Bighin C, Vecchio C, Sertoli MR, Pronzato P, Del Mastro L; GIM Study Group. Ovarian Suppression With Triptorelin During Adjuvant Breast Cancer Chemotherapy and Long-term Ovarian Function, Pregnancies, and Disease-Free Survival: A Randomized Clinical Trial. JAMA. 2015 Dec 22-29;314(24):2632-40.

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