Circa il 70% delle donne affette da tumore al seno HER2-positivo localmente avanzato, trattate con trastuzumab e chemioterapia, in fase pre-chirurgica, sconfigge la malattia dopo tre anni dall'inizio del trattamento.
Questi i risultati dello studio di fase III NOAH, presentato al San Antonio Breast Cancer Symposium negli USA. ''I dati dimostrano che questo trattamento offre benefici a lungo termine per le donne con tumore al seno HER2-positivo'' - ha affermato William M. Burns, CEO della Divisione Farmaceutica di Roche. Trastuzumab è un anticorpo monoclonale umanizzato, creato per identificare e bloccare l'attività di HER2, proteina prodotta da un gene specifico a potenziale cancerogeno. Riattivando il sistema immunitario, inibisce i recettori HER2 per distruggere il tumore. L'obiettivo della terapia è migliorare il controllo complessivo sulla malattia. Secondo il prof. Luca Gianni dell'Istituto Nazionale Tumori di Milano, insomma, ''Questa terapia neo-adiuvante deve diventare lo standard di cura''.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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