Ricercatori dell’Istituto di Biologia e Patologia molecolare del CNR di Roma, Sergio Nasi e Laura Soucek, hanno sintetizzato una piccola proteina, Omomyc, che rappresenterebbe la possibile cura di molti tipi di tumore. Omomyc è in grado di ostacolare la proteina Myc, protagonista nello sviluppo della grande maggioranza dei tumori nell'uomo. Myc sarebbe una sorta di “direttore d'orchestra” della crescita dei tessuti, anche di queli sani; ciò ha indotto, in precedenza, a pensare che la sua inibizione avesse effetti devastanti sull'organismo, uccidendo anche le cellule normali e che, inoltre, andare a colpire Myc non desse con certezza risultati d’efficacia contro il cancro.
Myc è una proteina che prima si associa ad un'altra proteina chiamata Max, e poi il complesso Myc/Max interagisce con altre molecole sul DNA regolando l'attività di moltissimi geni. Per ostacolare l'associazione di Myc con Max, i ricercatori del CNR hanno preso una porzione di Myc, l'hanno modificata sostituendo quattro aminoacidi in punti critici della proteina ed hanno ottenuto un potentissimo inibitore di Myc: Omomyc. “Omomyc dunque ostacola l'associazione di Myc con Max e ne ridirige l'attività, trasformando Myc da molecola che provoca il cancro in una che lo sopprime”.
Lo studio, effettuato sia in topi da laboratorio sani sia in topi ammalati di cancro al polmone per effetto di alterazioni geniche, è stato pubblicato su Nature.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
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