Sono i primi 13 pazienti trattati in Europa con l'elettrochemioterapia affetti da un tumore non operabile al pancreas e dai primi riscontri i risultati sono più che soddisfacenti; il trattamento, che dura pochissimi secondi e consiste fondamentalmente nel
Accade all'Istituto 'Pascale' di Napoli, che tra i primi ha utilizzato l'elettrochemioterapia nei tumori del melanoma, nel carcinoma della mammella, nei sarcomi dei tessuti molli e che ora, grazie a un protocollo di studio avviato da Francesco Izzo e dal suo staff, è il primo in Europa nel trattare i tumori localmente avanzati del pancreas non suscettibili di resezione chirurgica. La terapia, inoltre, non ha presentato effetti collaterali e pertanto è stato registrato un miglioramento della qualità della vita degli ammalati. Ma che cos'è l'elettrochemioterapia? ''E' l'applicazione al tessuto tumorale - spiega Francesco Izzo, direttore della struttura complessa di Oncologica chirurgica addominale a indirizzo epatobiliare - di specifici impulsi elettrici che determina l'apertura di pori nella membrana cellulare.
Il fenomeno, noto come elettroporazione, permette la diffusione di farmaci poco permeanti, come la bleomicina, all'interno della cellula tumorale, aumentandone la concentrazione intracellulare e la citotossicità in modo significativo.
Fonte: pascale
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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