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Buoni risultati dall'elettrochemioterapia contro il tumore al pancreas

Oncologia Redazione DottNet | 23/03/2015 15:15

Sono i primi 13 pazienti trattati in Europa con l'elettrochemioterapia affetti da un tumore non operabile al pancreas e dai primi riscontri i risultati sono più che soddisfacenti; il trattamento, che dura pochissimi secondi e consiste fondamentalmente nel

Accade all'Istituto 'Pascale' di Napoli, che tra i primi ha utilizzato l'elettrochemioterapia nei tumori del melanoma, nel carcinoma della mammella, nei sarcomi dei tessuti molli e che ora, grazie a un protocollo di studio avviato da Francesco Izzo e dal suo staff, è il primo in Europa nel trattare i tumori localmente avanzati del pancreas non suscettibili di resezione chirurgica. La terapia, inoltre, non ha presentato effetti collaterali e pertanto è stato registrato un miglioramento della qualità della vita degli ammalati. Ma che cos'è l'elettrochemioterapia? ''E' l'applicazione al tessuto tumorale - spiega Francesco Izzo, direttore della struttura complessa di Oncologica chirurgica addominale a indirizzo epatobiliare - di specifici impulsi elettrici che determina l'apertura di pori nella membrana cellulare.

Il fenomeno, noto come elettroporazione, permette la diffusione di farmaci poco permeanti, come la bleomicina, all'interno della cellula tumorale, aumentandone la concentrazione intracellulare e la citotossicità in modo significativo.

Insomma interviene laddove i chemioterapici convenzionali e i nuovi farmaci biologici non hanno dimostrato un miglioramento dell'efficacia e della sopravvivenza nell'adenocarcinoma pancreatico''. I primi risultati disponibili sul trattamento dell'adenocarcinoma pancreatico in stadio avanzato sono stati pubblicati sull'European Journal of inflammation a fine 2014, grazie all'impegno di tutto il team multidisciplinare composto oltre che dai chirurghi anche dai radiologi e oncologi che hanno reso tutto questo possibile. ''Siamo particolarmente soddisfatti e fiduciosi - continua Izzo - dei risultati raggiunti sui primi pazienti, considerando che il tumore al pancreas è uno dei tumori più letali e con il più alto tasso di mortalità, difficile da diagnosticare in fase iniziale risulta spesso inoperabile o in fase molto avanzata con una sopravvivenza media nei non operabili di circa 12 mesi''.

Fonte: pascale

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