Il significato di comunicazione è rendere partecipi le persone di una cosa.
Riuscire a farne comprenderne il senso, essendo un processo di scambio si parla di comunicazione bi-direzionale o circolare, cioè che si basa sull’interazione con i propri interlocutori. La comunicazione si dice efficiente se il processo in cui il messaggio di arrivo è equivalente, o il più possibile simile a quello di partenza.
Nel processo di comunicazione, l’emittente è colui che invia il messaggio, il messaggio viene codificato dal ricevente. Il processo di codifica e decodifica di un messaggio può rappresentare un problema perchè può porre delle barriere fra emittente e ricevente. Infatti la comunicazione ha parecchi ostacoli come l’incomprensione se la codifica utilizzata dall’emittente non è comprensibile per il ricevente, in questo caso il messaggio difficilmente sarà compreso.
Bisogna rimuovere gli ostacoli
I problemi di codifica possono essere:
1. Lingua
2. Linguaggio tecnico
3. Gergo
L’ascolto non è un atteggiamento passivo, esiste un cattivo ascolto, l’ascolto attivo che è lo strumento necessario per contrastare gli ostacoli. La comunicazione più efficace rimane il colloquio. Coinvolgere gli interlocutori. Infatti quest’ultimo è una delle tecniche dell’assertività. Chi non ascolta di solito non sta fermo, fa telefonate, parla è aggressivo. Si può stimolare invece un ascolto attivo attraverso il contatto visivo e alla non distanza c’è un feedback immediato.
La prossemica è la distanza fisica posta tra noi e i nostri interlocutori. Importante è prepararsi adeguatamente per raggiungere il nostro obiettivo, cercare i motivi di interesse, organizzare la sequenza dei contenuti. I messaggi chiave devono essere pochi e chiari. Nella comunicazione bisogna prestare molta attenzione ai segnali verbali (voce, volume, tono), para-verbale (ritmo, pause, rinflessioni) e non verbali che sono tutti gli aspetti visivi della comunicazione; importanti come aspetti della comunicazione interpersonale da prendere in considerazione in caso di comunicazione dal vivo o in video.
Infatti non è possibile non comunicare, anche se stiamo zitti, la nostra postura e la nostra mimica parlano di noi. Una comunicazione efficace deve essere semplice, completa, breve diretta. Chi parla male, pensa male, le parole sono importanti.
Non usare espressioni a valenza negativa, parlare al presente e al futuro, parlare a volume alto, mostrarsi convinti, bisogna variare la velocità di eloquio in funzione dell’importanza di ciò che si sta dicendo: le parti più significative esporle lentamente le meno più velocemente.
Sottolineare con la mimica facciale, parlare anche col corpo: diritti, spalle aperte. Quando si parla possibilmente utilizzare metafore, similitudini e aneddoti.
Per farsi ascoltare occorre assumere un atteggiamento positivo e mirato.
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
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