Canali Minisiti ECM

Aborto: lo studio, nessuna sindrome post-Ivg o legami con depressione

Ginecologia Redazione DottNet | 05/12/2008 13:15

Nessuno studio scientifico di qualità al momento documenta l'esistenza di una sorta di 'sindrome post-aborto', cioè che l'interruzione di una gravidanza causi nella donna uno stress psicologico o una forma di depressione. Lo sostiene un gruppo di ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimora (Usa), dopo aver analizzato 21 studi su oltre 150 mila donne.

L'equipe ha scoperto che le ricerche di qualità non mostrano significative differenze nella salute mentale a lungo termine tra le donne che hanno deciso di interrompere una gravidanza e le altre.
"Le ricerche migliori non supportano l'esistenza di una sindrome post-aborto simile al disordine da stress post-traumatico", dice in una nota Robert Blum, che ha diretto la nuova indagine pubblicata su 'Contraception'. "In base alle prove scientifiche disponibili la preoccupazione a livello emozionale non dovrebbe essere un fattore chiamato in causa nelle politiche sull'aborto. Se l'obiettivo è aiutare le donne, non si dovrebbe distorcere la scienza per portare avanti l'agenda politica", aggiunge Vignetta Charles, ricercatore della Johns Hopkins, che ha lavorato allo studio.

Ma l'aborto è anche uno dei temi caldi della politica negli Usa, dove molti elettori ed esponenti del Congresso, ma anche legislatori locali chiedono a gran voce una messa al bando. Anche per questo motivo gli studiosi hanno analizzato le pubblicazioni condotte tra il 1989 e il 2008 sul tema, per indagare sulla relazione tra aborto e salute mentale a lungo termine. Senza trovare, negli studi migliori, un legame significativo tra aborto e depressione.
 

Commenti

I Correlati

Il Polygenic Risk Score come nuovo strumento per la diagnosi precoce di una condizione che affligge fino al 18% delle donne

La vitamina D influisce sulla qualità degli ovociti, l’aumento della melanina regolarizza il ciclo mestruale, i ritmi più rilassati migliorano l’intimità

Con 'Ascot' per il ringiovanimento ovarico il 7% di successi

Lo studio IVI approfondisce la tecnica ASCOT per il ringiovamento ovarico, con una versione in 4 fasi che costituisce il trampolino per progettare trattamenti più efficaci e personalizzati per le pazienti con riserve ovariche compromesse

Ti potrebbero interessare

Il Polygenic Risk Score come nuovo strumento per la diagnosi precoce di una condizione che affligge fino al 18% delle donne

La vitamina D influisce sulla qualità degli ovociti, l’aumento della melanina regolarizza il ciclo mestruale, i ritmi più rilassati migliorano l’intimità

Con 'Ascot' per il ringiovanimento ovarico il 7% di successi

Lo studio IVI approfondisce la tecnica ASCOT per il ringiovamento ovarico, con una versione in 4 fasi che costituisce il trampolino per progettare trattamenti più efficaci e personalizzati per le pazienti con riserve ovariche compromesse

Ultime News

Più letti