Ancora pochi giorni: è questo il termine che Cgil Cisl e Uil danno alle istituzioni nazionali e regionali per indurre le strutture sanitarie private a rinnovare il contratto dei loro 150 mila dipendenti, scaduto ormai da 30 mesi.
''Se non ci sarà alcuna presa di posizione - ricordano i sindacati - entro la prima decade di luglio sarà sciopero nazionale''. Centinaia di lavoratori da tutta Italia si sono ritrovati il 13 giugno scorso a Roma sotto le finestre della sede dell'Associazione italiana ospedalità privata (Aiop). Con una richiesta molto chiara: un aumento in busta paga di 103 euro lordi a regime per il biennio 2006-2007, per ridare ''dignità a lavoratori che cercano di sopravvivere al caro-vita con stipendi che spesso non raggiungono i mille euro''. ''I datori di lavoro della Sanità privata - spiega Daniela Volpato, segretaria nazionale della Funzione pubblica Cisl - non accettano di sedersi al tavolo delle trattative perchè usano il rinnovo contrattuale come strumento di ricatto nei confronti delle Regioni per l'aumento delle tariffe e delle prestazioni.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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