Medici e bancomat: l'assenza di sanzioni per coloro che non hanno ancora adottato il pos negli studi non è andata giù al Governo. Ed infatti è pronto un provvedimento che da un lato premia i virtuosi ma dall'altro punisce chi esita ad adeguarsi alla norma.
In arrivo bonus fiscali per i professionisti forniti di Pos e sanzioni per chi non lo utilizza per i pagamenti delle parcelle. Il decreto ministeriale del 24 gennaio scorso ha imposto l'utilizzo del bancomat per tracciare i pagamenti con l'obiettivo di ridurre l'evasione fiscale, senza tuttavia prevedere sanzioni per gli inadempienti. Adesso il sottosegretario allo Sviluppo, Enrico Zanetti, nel corso del question time in commissione Finanze, alla Camera ha annunciato che il Governo starebbe valutando la concessione di un credito d’imposta con il quale consentire agli operatori di attutire i costi fissi dei terminali Pos.
Gli obblighi che in materia di moneta elettronica gravano su professionisti e imprese, farmacie comprese, sono quelli introdotti dal decreto ministeriale del 24 gennaio scorso: dal primo luglio, in sostanza, chi vende beni o servizi è tenuti ad accettare pagamenti con bancomat o altra carta di debito ogni volta che il cliente lo richiede, a patto che l’importo complessivo superi i 30 euro. A oggi la normativa non prevede alcuna sanzione per gli inadempienti, ma ad ascoltare Zanetti anche su questo potrebbero presto arrivare novità dal Governo: il tavolo di lavoro costituito sul tema dal ministero dello Sviluppo assieme a Banca d’Italia e dicastero delle Finanze, ha detto, «potrà anche essere l'occasione per valutare la possibile introduzione di sanzioni o interdizioni in caso di inadempienza».
"La questione del Pos obbligatorio è nata male: il governo ha affrontato il problema partendo dalla coda, cioè dall'introduzione dell'obbligo, e non è più riuscito a venirne a capo", commenta il senatore Andrea Mandelli, responsabile per i rapporti con le professioni di Forza Italia, "Introdurre sanzioni per chi non è in regola con questa imposizione - spiega Mandelli - sarebbe una beffa e significherebbe proseguire con un modus operandi viziato alla base: prima di ragionare su eventuali 'punizioni', infatti, bisognerebbe mettere esercenti e professionisti nelle condizioni di adeguarsi alle nuove disposizioni, riducendone di molto i costi e prevedendo una gradualità nell'applicazione del precetto. Per fortuna, il sottosegretario Zanetti smentisce sia stata già presa una decisione e speriamo dunque che il governo scenda a più miti consigli. Ma, per parte nostra - ha concluso il senatore di Fi - restiamo convinti che l'obbligo sia sbagliato e che, invece di ostacolare i consumi, bisognerebbe incentivarli elevando la soglia massima di uso del contante".
Fonte: federfarma, fofi
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
Commenti