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Il riposo a letto durante la gravidanza può essere controindicato

Ginecologia Redazione DottNet | 04/09/2014 13:36

Contrordine, il riposo a letto durante la gravidanza può fare più male che bene. Non c'è infatti evidenza che questa pratica migliori l'esito della maternità in presenza di rischi e aiuti a portarla a termine senza problemi, mentre invece sembrano essere verificati gli effetti negativi per il bambino, la mamma e l'intera famiglia: aumentano infatti i problemi di coagulazione del sangue con possibili conseguenze come le trombosi o gli emboli, il rischio di diabete e depressione e vi sono maggiori possibilità che il bimbo nasca con un peso inferiore alle attese.

 E' quanto emerge dalle nuove linee guida elaborate dalla Società americana di medicina materno-fetale. Il riposo a letto viene prescritto mediamente a una donna su cinque in caso di contrazioni prima delle 37 settimane di gestazione, rottura precoce delle membrane, ma anche preeclampsia e pressione alta, ma come spiegano gli studiosi non c'è evidenza scientifica che le condizioni migliorino e che non si vada incontro a una gravidanza pretermine. Come sottolinea Anthony Sciscione, uno dei co-autori delle linee guida, il riposo forzato può portare invece a problemi di coagulazione, che possono evolvere in trombosi o emboli potenzialmente molto dannosi che possono raggiungere anche i polmoni.

La mancanza di attività può inoltre esporre al rischio di diabete gestazionale, come dimostrano alcuni studi secondo i quali nelle donne a cui viene prescritto riposo a letto vi sono maggiori livelli di glucosio nel sangue, e cresce anche il rischio di sviluppare disturbi psicologici, come ansia e depressione. Infine, il riposo forzato porta ad abbandonare il lavoro, con ripercussioni importanti sul reddito familiare: questa cosa, evidenziano gli scienziati, e' collegata a una maggiore possibilità che il bimbo nasca con un peso inferiore alle attese.

 

fonte: ansa

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