Canali Minisiti ECM

Pioggia di milioni per aziende e Pmi che fanno innovazione

Aziende Redazione DottNet | 23/07/2014 09:54

C'è anche il settore farmaceutico tra i 24 contratti di sviluppo siglati a Palazzo Chigi per un totale di 1,4 miliardi da destinare soprattutto al Sud. Ma arrivano fondi anche dall'Europa per le Pmi e per le imprese che fanno innovazione.

 

Sanofi Aventis e Dompè hanno ottenuto circa 86 milioni. Ma vediamo i dettagli: Sanofi prevede investimenti da 35,4 milioni di euro circa, di cui 2 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo e circa 4,3 milioni a fondo perduto. Il programma, che tra salvaguardia e nuova occupazione coinvolge 872 addetti, stabilisce la realizzazione di interventi innovativi (nuove tecnologie e nuove produzioni) presso lo stabilimento di Scoppito (L’Aquila) per il miglioramento della capacità e della qualità delle lavorazioni, così da localizzare produzioni attualmente realizzate in stabilimenti esteri. È anche prevista la realizzazione di un nuovo reparto Consumer Health Care attraverso l’introduzione di processi e tecnologie atte a migliorare la competitività, l’efficienza operativa, la logistica e la sostenibilità di tutta la gamma di prodotti da banco del gruppo.

 

L’intesa con Dompè prevede la creazione, a L’Aquila, di un centro per lo sviluppo di nuove formulazioni del fattore di crescita per il trattamento della cheratite neurotrofica, idonee al trattamento di gravi patologie che interessano la parte posteriore dell’occhio, con un articolato programma di ricerca e sviluppo. Gli investimenti programmati sono di 46 milioni di euro circa, di cui 18 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo e 10 milioni a fondo perduto. Coinvolti, tra salvaguardia e nuova occupazione, 319 addetti. 

 

 

Con l'accordo si mettono in campo 1,4 miliardi totali (700 pubblici dai fondi europei) che daranno lavoro a 25mila persone. "Io faccio l'uomo immagine", ha scherzato il premier Matteo Renzi nel corso della rapida e affollata cerimonia per la firma dei 24 contratti: nella sala di Palazzo Chigi c'erano infatti anche il sottosegretario Graziano Delrio, il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi, l'ad di Invitalia Domenico Arcuri e i rappresentanti delle aziende coinvolte. "Il governo - ha spiegato Renzi - prova a dare un messaggio concreto di investimento sul Paese", perché "alla fine dei mille giorni l'Italia sarà nelle condizioni di guidare la politica industriale dell'Europa e non essere fanalino di coda". Non solo: il premier ha sottolineato come il 44% dei programmi di investimento sia promosso da imprese controllate da gruppi esteri, evidentemente interessati a investire in Italia. I contratti firmati che insieme agli altri 12 già stipulati portano la cifra complessiva a 1,438 miliardi tra investimenti e agevolazioni, sono quasi tutti (20) concentrati sull'industria, mentre tre riguardano il turismo e uno il commercio. 

 

 

Mettere a disposizione di oltre 350 mila piccole e medie imprese europee entro la fine dell'anno nuovi finanziamenti per un totale di 25 miliardi di euro: questa la finalità dell'accordo firmato tra la Commissione europea e il Fondo europeo per gli investimenti (Fei). Realizzata nell'ambito del programma Ue Cosme a sostegno della competitività delle imprese, e delle Pmi in particolare, l'intesa odierna metterà a disposizione risorse per iniziative nel settore del venture-capital e per facilitare il flusso dei prestiti offrendo garanzie alle istituzioni finanziarie eroganti. Alla cerimonia delle firma dell'accordo sono intervenuti il commissario Ue all'industria Ferdinando Nelli Feroci, il presidente del Fei Pier Luigi Gilibert, il vice rappresentante permanente dell'Italia presso le istituzioni Ue Marco Peronaci e il responsabile della direzione industria della Commissione Daniel Calleja. 

 

 

L'intesa odierna costituisce una "parte importante della risposta che l'Ue vuole dare alle persistenti difficoltà che le Pmi continuano ad incontrare sul fronte dell'accesso al credito", ha osservato Nelli Feroci confermando l'impegno della Commissione Ue su questo fronte. Nel quadro delle disponibilità del programma Cosme per il periodo 2014-2020, 1,3 miliardi di euro sono stati mobilitati per questa iniziativa che, grazie a un effetto leva importante, consentirà di mettere a disposizione risorse complessive per 25 miliardi di euro. Secondo i calcoli di Bruxelles, le Pmi che usufruiranno dei prestiti garantiti attraverso i fondi Cosme saranno circa 330 mila - di cui il 90% con dieci o meno addetti - e il volume totale dei finanziamenti erogati potrà arrivare a circa 21 miliardi di euro. Altri quattro miliardi dovrebbero poi essere disponibili per sostenere l'espansione delle attività delle aziende medio-piccole in Paesi europei diversi da quelli di origine attraverso operazioni di venture capital. Attraverso Cosme - ha detto Gilibert - il Fei potrà sostenere il settore delle Pmi per i prossimi sette anni dando un importante contributo alla crescita e all'occupazione. Nelle prossime settimane prenderà il via la procedura per stringere accordi con le istituzioni finanziarie nazionali che dovranno poi occuparsi dell'erogazione dei finanziamenti. Dal canto suo l'ambasciatore Peronaci ha ricordato come il tema del sostegno alle Pmi sia uno dei punti centrali del programma del semestre di presidenza italiana dell'Ue 

 

 

L'innovazione in Europa ingrana la quarta grazie alla nuova 'corsia veloce' inaugurata dalla Commissione europea, che stanzia 100 milioni di euro per aiutare le imprese e le organizzazioni innovative a portare fino alla fase della commercializzazione le idee migliori. La nuova azione pilota è stata annunciata da Maire Geoghegan-Quinn, Commissaria europea per la ricerca, l'innovazione e la scienza, in occasione della riunione informale dei ministri della ricerca Ue in corso a Milano. Insieme a questa iniziativa, sono stati presentati anche cinque premi all'innovazione, dal valore di 6 milioni di euro nel 2015, inseriti nell'ambito di Horizon 2020, il programma di ricerca e innovazione dell'Unione europea con una dotazione di 80 miliardi di euro.

 

 

 

''I primi inviti a presentare proposte nel quadro di Horizon 2020 hanno avuto un enorme successo, con oltre 17.000 proposte già pervenute'', ha dichiarato Geoghegan-Quinn. ''Sono favorevolmente colpita dall'evidente aumento dell'interesse dell'industria, in particolare delle piccole imprese. Oggi - ha aggiunto - stiamo dando il via alla presentazione di proposte per il 2015 e sono fiduciosa che saranno numerosissime. La corsia veloce per l'innovazione e i nuovi premi offriranno ancora più opportunità per la partecipazione degli innovatori di tutta Europa. Queste misure contribuiscono ad aumentare la competitività dell'Europa e a creare crescita e occupazione''. Le domande per la 'corsia veloce per l'innovazione' (Cvi) potranno essere presentate a partire da gennaio 2015. Saranno finanziati i piccoli consorzi composti da 3-5 organizzazioni con una forte partecipazione delle imprese per consentire alle idee più promettenti di completare il processo per accedere al mercato. La Cvi è aperta alle idee di tutti i settori tecnologici o applicativi e a tutti i soggetti giuridici stabiliti nell'Unione europea o in un Paese associato a Horizon 2020. I concorsi per i cinque premi all'innovazione cominceranno fra la fine del 2014 e l'inizio del 2015. I premi, del valore di 6 milioni di euro nel 2015, coprono tre differenti aree tematiche di ricerca: salute (premio per la riduzione dell'uso degli antibiotici, premio per lo scanner degli alimenti), ambiente (premio per la riduzione dell'inquinamento atmosferico) e tecnologie dell'informazione e della comunicazione (condivisione collaborativa dello spettro, premio per la trasmissione ottica).

Commenti

I Correlati

Nel nostro Paese sono 3 milioni i cari che li assistono e si accorgono dei primi segnali della malattia, spesso subdoli da identificare, anche se intervenire precocemente offre nuove opportunità per rallentarne la progressione

Axa, 25% società Fortune 500 userà skill di persone autistiche

Secondo le loro testimonianze, gli imprenditori spesso si sentono abbandonati, sperimentano la Sindrome dell'Impostore e le scarse opportunità di incontrare i diversi stakeholder dell'ecosistema dell'innovazione

Il Programma Fertility Benefit risponde all’attenzione da sempre dedicata da Merck ai propri dipendenti, promuovendo un ambiente di lavoro inclusivo, all’insegna del benessere e della condivisione

Ti potrebbero interessare

Nel nostro Paese sono 3 milioni i cari che li assistono e si accorgono dei primi segnali della malattia, spesso subdoli da identificare, anche se intervenire precocemente offre nuove opportunità per rallentarne la progressione

Axa, 25% società Fortune 500 userà skill di persone autistiche

Secondo le loro testimonianze, gli imprenditori spesso si sentono abbandonati, sperimentano la Sindrome dell'Impostore e le scarse opportunità di incontrare i diversi stakeholder dell'ecosistema dell'innovazione

Il Programma Fertility Benefit risponde all’attenzione da sempre dedicata da Merck ai propri dipendenti, promuovendo un ambiente di lavoro inclusivo, all’insegna del benessere e della condivisione

Ultime News

Più letti