La 'ricetta rossa', ovvero quella tradizionale di carta, lascia il posto a quella elettronica, a partire dalle prescrizioni farmaceutiche. Questione di pochi giorni, e prima a Empoli, poi progressivamente in tutta la Toscana il medico non consegnerà più la ricetta, ma un foglietto con un codice che il paziente darà a sua volta al farmacista. Quest'ultimo, in base al codice, rintraccerà su internet la ricetta del medico.
Sul foglietto ci sarà anche il codice relativo alla fascia economica di appartenenza, necessario per la determinazione del ticket aggiuntivo. E' quanto prevede una delibera approvata dalla giunta regionale nel corso della sua ultima seduta: il provvedimento contiene il progetto regionale 'Ciclo di vita della prescrizione elettronica: dematerializzazione della prescrizione farmaceutica' e dà alle aziende disposizioni per la sua attuazione. "La prescrizione elettronica - spiega l'assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni - migliorerà notevolmente la qualità dell'assistenza sanitaria e l'efficienza dei servizi, aumentando l'appropriatezza, il collegamento tra i professionisti, contribuendo a diminuire gli errori medici, e aiutando a monitorare i costi". I primi a partire, dal 16 giugno, limitatamente alla prescrizione farmaceutica, saranno un gruppo di medici di famiglia di Empoli. Le farmacie, in quanto erogatori, saranno tutte attive fin da subito. Dopo il primo avvio, il sistema sarà progressivamente esteso a tutto il territorio toscano (sempre limitatamente alla prescrizione di farmaci).
fonte: regione toscana
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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