Sono sedici le domande che ogni ginecologo dovrà fare alle donne prima di prescriverle la pillola contraccettiva, per valutare eventuali controindicazioni, come il rischio di tromboembolia venosa.
Ad elaborarlo è la Società italiana di contraccezione (Sic), che dal prossimo mese lo invierà a tutti i ginecologi e lo pubblicherà anche sulla sua rivista. Lo ha annunciato oggi a Milano il suo past president Annibale Volpe. ''In occasione della prima prescrizione - spiega - non ci sono esami da fare, tranne la rilevazione della pressione arteriosa una volta l'anno. E' consigliabile anche un esame fisico, pelvico e mammario della paziente. L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e quella europea (Ema) hanno pubblicato un documento sul rischio trombovenoso e noi come Sic invieremo questo questionario a tutti i ginecologi''. Tra le cose da rilevare con le domande c'è la presenza di fattori di rischio di malattie cardiache o ictus, diabete, malattie reumatiche e mutazioni trombogenetiche, episodi di trombosi venose, malattie cardiovascolari in famiglia, pressione alta, ed epatite.
fonte: ansa, sic
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