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In aumento le malattie sessuali tra ultra quarantenni

Ginecologia Redazione DottNet | 13/11/2008 13:00

Aumentano le infezioni sessuali tra le donne quarantenni: un effetto diretto della 'coppia che scoppia', ovvero del crescente numero di divorzi e separazioni che segnano proprio questa fascia di età con la conseguente ricerca di nuovi partner ed un aumento della promiscuità sessuale.

 A segnalare il fenomeno, intervenendo al Congresso dell'Organizzazione europea per la ricerca sulle infezioni e neoplasie genitali (Eurogin) apertosi a Nizza, è la direttrice del Centro di ginecologia e sessuologia clinica dell'Ospedale San Raffaele Resnati di Milano, Alessandra Graziottin. Ma a crescere, sottolinea l'esperta, sono anche i comportamenti a rischio da parte dei giovanissimi, a partire ''da un aumento sostenuto dei rapporti sessuali di tipo orale e senza protezione, che espongono alla possibilità di contrarre virus pericolosi con l'hpv, causa di varie forme tumorali''. Dunque, due le fasce di età più a rischio per comportamenti sessuali, sia pure per ragioni diverse. ''Il picco delle infezioni genitali, come i condilomi causati dal virus Hpv - spiega Graziottin - si registra nella fascia 15-24 anni, quando maggiore è la promiscuità sessuale, ma la curva dell'incidenza delle infezioni continua fino ad oltre i 65 anni ed un aumento consistente si registra proprio tra le 40-50enni''.

Un fenomeno, rileva, ''che riflette una tendenza di costume: in questa fascia di età, infatti, negli ultimi anni si è avuto un trend di aumento di separazioni e divorzi''. La crisi di coppia, è l'analisi dell'esperta, ''porta alla ricerca di nuovi partner, e vari indicatori ci dicono come sempre tra le 40enni sia anche in crescita il costume del 'tradimento'''. Una ''promiscuità sessuale'' non accompagnata, però, avverte Graziottin, da un atteggiamento di prevenzione: ''Le donne più mature non si proteggono - sottolinea - ed usano poco il preservativo.
Questo perchè ritengono che il rischio di contrarre infezioni sia in qualche modo confinato ai giovani''. Niente di più sbagliato: ''il messaggio da diffondere - avverte Graziottin - è che il condom va usato sempre. Inoltre, bisogna invitare anche le 40enni a vaccinarsi contro il virus Hpv, causa di molte patologie genitali''. La prevenzione, in campo sessuale, può infatti evitare conseguenze spesso gravi: le infezioni sessuali, come quelle causate dal virus Hpv, rileva la specialista, 'hanno un fortissimo impatto anche psicologico''. Lo dimostra uno studio della stessa sessuologa, in via di pubblicazione sulla rivista 'Journal of sexual medicine': ''tali patologie - spiega - incrinano fortemente la sicurezza e l'autostima delle donne, tanto che un 10% smette completamente di avere una vita sessuale per lunghi periodi, e si verifica in molti casi una frattura insanabile nella coppia''. La prevenzione dunque, ribadisce la sessuologa, è ''fondamentale e passa, in misura sostanziale, anche da un più ampio uso del preservativo''. A dimostrarlo sono i numeri: la prevalenza di infezioni come i condilomi è di 7 casi per 1000 nelle regioni del Centro-Sud dell'Italia, contro i 4,9 casi per 1000 del Nord, dove, sottolinea, ''l'uso del condom è decisamente più alto''.

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