Sono molti i medici a cui interessa lavorare nel Regno Unito, a giudicare dalle tante domande arrivate in redazione dopo la pubblicazione (Medical di venerdì scorso) sulle richieste che provengono da Oltremanica. Il Servizio Sanitario Britannico (NHS) fornisce assistenza sanitaria completa a coloro che vogliono lavorare come medici in Inghilterra, il tutto a carico del Governo Britannico.
Pochi forse sanno che l'Inghilterra sta effettuando il più grande cambiamento dei propri servizi sanitari dal 1948 ad oggi. Il Governo nel suo Piano per l'NHS annunciava – nel 2000 - un massiccio incremento dei finanziamenti a favore della sanità pubblica, con l'intenzione di ridurre i tempi di attesa per le cure, migliorare i servizi ed offrire ai pazienti una maggiore scelta su dove e come venire curati. Per farlo occorrevano però altri 9500 medici entro marzo 2004. Nonostante il numero di studenti che frequenta la Scuola Medica sia aumentato, ci vorranno tuttavia diversi anni prima che questi si specializzino e diventino medici di famiglia. Nel frattempo, non ci sono medici sufficienti nei corsi di specializzazione per soddisfare gli obiettivi. Quindi l'NHS deve attingere a personale medico dall'estero, che presti la sua opera specialistica o generica nel Regno Unito come medici ospedalieri specialisti (Consultants) e come i medici di famiglia (General Practitioners - GP). Le maggioro richieste riguardano Medicina Generale, Psichiatria, Istopatologia, Radiologia Clinica, Anestesia, Chirurgia Ortopedica, Oftalmologia e Medicina Interna Generale. Ed ecco le condizioni contrattuali: Retribuzioni e condizioni nazionali, vale a dire stesse retribuzioni e condizioni in ogni parte dell'Inghilterra, 6 settimane all'anno di ferie, più le festività pubbliche e fino a 40 giorni di congedo per studio ogni 3 anni. Per i "Consultant", le retribuzioni vanno da un minimo di €80.000 ad un massimo di €105.000 in un quinquennio. Per i "General Practitioner", la retribuzione media nel 2001 è stata di €99.000. Inoltre c’è un sistema pensionistico molto vantaggioso, si può esercitare privatamente senza perdere la propria retribuzione dell'NHS, i contratti di lavoro permanenti, ma si possono negoziare contratti a tempo determinato. Nel Regno Unito il medico, dopo aver ultimato la propria specializzazione ospedaliera, in genere si fa richiesta per diventare un "consultat" ospedaliero e, dato che esiste soltanto un livello di "consultant", esercita il proprio lavoro in modo autonomo. Il "consultant" lavora con un'équipe formata da medici tirocinanti, personale infermieristico e terapisti (ad es., fisioterapisti, ecc.) ed è a capo dell'"équipe". L'impostazione terapeutica e della pratica clinica avviene previo accordo all'interno dell'équipe. Per quanto riguarda il medico di famiglia, sono molte le analogie fra il Regno Unito e l'Italia. I medici, quando hanno la qualifica di "General Practitioner", richiedono di essere assegnati ad uno studio medico generico dove operano assieme ad altri GP, a personale infermieristico di comunità, ad infermieri specializzati e terapisti per offrire assistenza sanitaria globale ad una comunità locale.
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Fonte: eures, nhs
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
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