Tre molecole sintetiche per abbattere le difese delle cellule tumorali e bloccarne la riproduzione, ristabilendo la capacità dell'organismo di distruggerle facendole suicidare. Sono state progettate e sintetizzate da ricercatori Infm-Cnr e di altri istituti del Cnr e universitari e sono ora, con il sostegno di gruppi farmaceutici, testate per tradurle in nuovi farmaci anticancro. L'equipe ha creato le tre molecole partendo da una proteina in grado di disarmare le cellule tumorali, detta Diablo. In vitro hanno già dimostrato la loro efficacia su diverse linee di cellule tumorali, scatenando il processo autodistruttivo dell'apoptosi. Lo studio è pubblicato online sul Journal of Molecular Biology.
L'apoptosi, una vera e propria morte cui la cellula si condanna quando la sua condizione è troppo danneggiata o compromessa, può spesso fallire. In molti tipi di tumore, come quello della prostata, della cervice, del colon-retto e del polmone, l'apoptosi viene inibita da una massiccia produzione di Xiap (X-linked Inhibitor of Apoptosis), una proteina che di norma protegge dal suicidio le cellule sane, ma la cui esagerata presenza impedisce invece la distruzione di quelle tumorali. Bloccare questa sostanza è stato dunque l'obiettivo degli scienziati. L'equipe è partita da una proteina esistente in natura (Smac-Diablo), che agisce come inibitore di Xiap attraverso un particolare tetrapeptide. Obiettivo del lavoro era ingegnerizzare varianti sintetiche di Smac-Diablo più efficaci e rapide nel bloccare la protezione che la Xiap fornisce alle cellule tumorali.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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