Studi condotti in passato hanno dimostrato che una dose di H-PL (fosfolipidi ipotalamici) somministrata per via i.v., ha influenzato i livelli plasmatici di: gonadotropine, prolattina (PRL) e dell’ormone della crescita (GH).
Nonostante ciò la somministrazione cronica dei H.PL, a dosi terapeutiche, non è in grado di influenzare il ciclo ovarico; alla luce di questi dati è stata effettuata una ricerca che analizza la possibile relazione tra la somministrazione cronica i.m. dei fosfolipidi ipotalamici e la funzione ovarica.
La sperimentazione è stata condotta su 4 donne, ad ognuna sono stati somministrati 100mg al giorno di H-PL a partire dal 5° giorno del ciclo fino al 20° giorno; dalle prime analisi del sangue è emerso che i livelli plasmatici di FSH, LH, E2, PRL e progesterone sono risultati nei limiti, a differenza dei livelli di GH che hanno subito dei picchi, rientrati però nella norma rapidamente.
I ricercatori hanno quindi concluso che la somministrazione i.v. ad alte dosi di fosfolipidi ipotalamici può provocare diversi effetti ormonali, rispetto, invece, ad una somministrazione cronica i.m. con trattamento a dosi terapeutiche. Infatti il principale effetto farmacologico dei fosfolipidi è quello di aumentare le concentrazioni delle ammine biogene nel cervello modulando il comportamento.
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