Nanoparticelle, che funzionano come una sorta di droni, in grado di attraversare la massa densa che circonda il tumore e di trasportare il farmaco in maniera selettiva nelle cellule malate, in concentrazioni maggiori e senza danneggiare i tessuti sani. Uno di questi farmaci (Paclitaxel) e' gia' utilizzato con successo nel tumore del seno e presto potra' essere utilizzato anche per il tumore del pancreas che, ad oggi, non registra terapie efficaci.
A puntare i riflettori sulle prospettive offerte dall'innovazione tecnologica e dalla nanomedicina nel settore oncologico, gli esperti riuniti a Roma per un convegno nazionale promosso da Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e Societa' italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie (Sifo). Ospite atteso e' stato Mauro Ferrari, presidente del Methodist Hospital Research Institute di Houston, uno dei maggiori ricercatori al mondo nel campo della nanomedicina: ''Le nanotecnologie - ha sottolineato - modificano radicalmente i principi della lotta al cancro ed aprono nuovi orizzonti nella personalizzazione della terapia''. ''Ho letto con grande sorpresa della proposta del mio nome a ministro della Salute, l'ho letto su un giornale ma non sapevo nulla. Mia madre mi ha perfino rimproverato per non averla avvertita''.
Fonte: aiom, sifo
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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