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I mancini sono più inibiti

Psichiatria Redazione DottNet | 05/11/2008 09:16

La mano con cui scriviamo sembra influenzare anche i nostri comportamenti, o perlomeno le differenze mentali alla base del mancinismo potrebbero avere un peso anche sul nostro agire: infatti i mancini sono più inibiti dei destrimani e quando devono fare una cosa tendono ad essere incerti, vacillare, forse perchè troppo severi con loro stessi hanno paura di commettere errori e sono molto condizionati dalle critiche al loro operato.

E' il ritratto che emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Personality and Individual Differences, che sottolinea quindi un 'punto' a favore dei destrimani i quali, più impulsivi e meno 'complessati', si fanno di certo meno problemi e sono meno proni all'ansia. ''Questo studio mostra un'altra differenza di comportamento tra mancini e destrimani - commenta il lavoro Eugenio Maria Mercuri, Dirigente Medico responsabile di Struttura Complessa Neuropsichiatria infantile (UOC) università Cattolica. Una maggiore inibizione dei mancini potrebbe dipendere dal fatto che di solito il mancino è una persona 'self-conscious', ovvero molto attenta a quello che fa e cosciente della propria 'diversità''. Mancina lei stessa e convinta di rispecchiare in pieno i risultati del suo lavoro, l'autrice dello studio è Lynn Wright, una psicologa del comportamento presso la University of Abertay Dundee, in Gran Bretagna. I mancini da sempre suscitano la curiosità degli scienziati, non fosse altro perchè rispetto ai destrimani sono pochi rappresentano infatti solo il 10% circa della popolazione.

Ancora non è chiaro il segreto del mancinismo ma sembra che influiscano sia fattori genetici sia l'ambiente uterino durante lo sviluppo; quel che è certo è che, dati scientifici alla mano, i mancini sono più creativi e intelligenti, e gli esempi illustri non mancano visto che personalità del calibro di Albert Einstein e Leonardo Da Vinci scrivevano con la 'mano del diavolo'. Forse sono 'esseri speciali' anche perchè fin da piccoli si trovano a fare i conti con un mondo che gli è 'ostile' perchè 'fatto per destri'; di certo si sa solo che dietro il mancinismo c'è la dominanza dell'emisfero destro ed è proprio in questa metà del cervello che sembra risieda il controllo delle emozioni negative.
La psicologa ha studiato il comportamento di 46 mancini e 66 destrimani con test che misurano impulsività, inibizione, introversione, disinvoltura. E' emerso che i mancini, soprattutto se donne ma anche gli uomini non sono da meno, tendono a considerare molto, troppo, il giudizio altrui, a pensare troppo prima di agire, e ad avere eccessiva paura di sbagliare. I destri, invece, 'pensano meno e vivono di più'. Secondo la ricercatrice alla base di queste differenze comportamentali c'è proprio la dominanza dell'emisfero cerebrale destro nei mancini. La dominanza dell'emisfero destro può essere uno dei motivi, afferma Mercuri, in quanto i due emisferi sono specializzati per diverse funzioni (per esempio i mancini sono più attenti al particolare, i destrimani più bravi a farsi una visione di insieme). ''Può esserci dunque una componente emotiva dettata dalla dominanza dell'emisfero destro - conclude Mercuri - ma di fatto influisce sicuramente il modo in cui crescono i mancini che, convivendo con la loro diversità che spesso gli viene fatta notare nei gesti di tutti i giorni, è come se si sentissero più osservati e quindi se sentissero di più la pressione a controllarsi''.

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