Brutto colpo per le speranze di quelle società di capitali che volevano sottrarsi al pagamento del nuovo contributo del 2% previsto dalla Riforma Maroni in favore del Fondo Specialisti esterni dell’Enpam: la Corte Costituzionale, infatti, con l’ordinanza n. 252/2008, non ha dichiarato ammissibili le censure proposte avverso la norma istitutiva del contributo, che quindi deve ritenersi pienamente legittimo.
La norma sottoposta all’esame della Consulta, com’è noto, è l’art. 1, comma 39 della legge 23 agosto 2004, n. 243, recante Norme in materia pensionistica e deleghe al Governo nel settore previdenziale. Nel dettaglio, la disposizione censurata prevede che “le società professionali mediche ed odontoiatriche, in qualunque forma costituite, e le società di capitali, operanti in regime di accreditamento con il Servizio sanitario nazionale, versano, a valere in conto entrata del Fondo di previdenza degli specialisti esterni dell’Enpam, un contributo pari al 2% del fatturato annuo attinente a prestazioni specialistiche rese nei confronti del Servizio sanitario nazionale…Le medesime società indicano i nominativi dei medici e degli odontoiatri che hanno partecipato alle attività di produzione del fatturato, attribuendo loro la percentuale contributiva di spettanza individuale”.
Diverse erano le violazioni ipotizzate dai ricorrenti.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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