E' il viaggio che sognate da mesi e dura solo una settimana, più o meno la durata dei dolorosi e spiacevoli sintomi della diarrea del viaggiatore che potrebbe rovinarvelo.
Ma presto contro questo disturbo, chiamato anche vendetta di Montezuma, che colpisce moltissimi turisti ogni anno, soprattutto quelli che scelgono mete 'difficili', potrebbe arrivare una soluzione semplice e sicura: un 'vaccino-cerotto' anti-diarrea da applicare sulla cute. E' quanto riferisce la rivista britannica The Lancet riportando i risultati di una sperimentazione clinica su 271 pazienti col cerotto contro E. coli enterotossico (ETEC). Testato da Gregory Glenn e Sarah Frech della IOMAI Corporation, Gaithersburg, in America, il cerotto-vaccino è a base delle tossine del batterio 'rovina-vacanze' Escherichia coli, ovvero proprio le molecole responsabili della diarrea. Ogni anno 27 milioni di viaggiatori e ben 210 milioni di bambini sono colpiti da diarrea acuta, che causa ben 380.000 morti tra i più piccoli, soprattutto quelli che vivono nei paesi in via di sviluppo dove le misure igienico-sanitarie sono scarsissime. La diarrea è causata da infezione da vari microrganismi batterici tra cui, appunto, Escherichia coli. Trasmesso attraverso cibo o acqua contaminati, il batterio rilascia nell'intestino le sue tossine e il danno è fatto: i disturbi possono durare anche 4-5 giorni ed essere associati a nausea, vomito, dolori addominali, disidratazione. Il cerotto in via di sperimentazione, ha spiegato Glenn, rilascia lentamente per via dermica le tossine e questo aiuta l'organismo ad 'abituarsi' ad esse e a reagire immunologicamente in caso di infezione. Il cerotto è stato testato con successo su turisti in viaggio in Guatemala e Messico. Secondo Glenn il cerotto rappresenta una soluzione contro questo diffusissimo e spesso fatale batterio, in quanto le tossine del batterio sono troppo tossiche per essere somministrate per via orale, nasale o per iniezione. Non è così che la pensa invece l'infettivologo Francesco Castelli degli Ospedali Civili di Brescia. Inoltre secondo Castelli esiste già un vaccino anti-diarrea che è quello, non ancora registrato in Italia, anti-colerico.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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