Vandetanib, la prima molecola capace di bloccare la proliferazione delle cellule tumorali del carcinoma midollare della tiroide puo' inaugurare una nuova era nel trattamento di questa rara forma di tumore. Lo sostengono gli esperti internazionali, riuniti a Pisa, per il 36/o Congresso dell'associazione europea della tiroide, secondo i quali il farmaco sviluppato da AstraZeneca puo' essere fondamentale nella cura di questo cancro che rappresenta il 5% delle neoplasie tiroidee e colpisce ogni anno circa 200 italiani e 2.400 persone in Europa.
''Fino a ieri - spiega Rossella Elisei, professore associato del dipartimento di Endocrinologia dell'Universita' di Pisa - l'unica soluzione contro il carcinoma midollare era l'asportazione della lesione cancerosa e dell'intera ghiandola tiroidea. Ma per le diagnosi tardive, in caso di malattia in fase avanzata o metastatica, non avevamo a disposizione cure valide, anche perche' chemio e radioterapia hanno dimostrato di essere inefficaci. Vandetanib ha invece dimostrato una grande efficacia, riuscendo a ridurre la velocita' di crescita e addirittura a bloccare le cellule tumorali.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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