La conservazione del complesso areola·capezzolo durante l’intervento di mastectomia rappresenta una soluzione tecnica problematica.
In effetti al fine di ottenere una completa rimozione della ghiandola mammaria, nessun residuo tessutale deve essere lasciato dietro al capezzolo, compresi i dotti galattofori maggiori. D'altro canto la vitalità del complesso areola-capezzolo, privato tout court della vascolarizzazione ghiandolare, risulta fortemente compromessa e occorre un tempo di adattamento dei circoli collaterali suppletivi dermici per garantire l'integrità di questo apparato escretore. È stata suggerita dal Prof. Palmieri una procedura chirurgica che si attua in due fasi. La prima, ambulatoriale, in anestesia locale tumescente con tecnica mini-invasiva di "dissezione-coagulazione" è indirizzata a rendere autonomo il supporto vascolare del complesso areola-capezzolo. Si effettua staccando il peduncolo dei galattofori dal peduncolo mammario e coagulando il plesso vascolare profondo.
Diminuiscono le probabilità di avere almeno due patologie assieme
"Nel mondo reale rallenta la malattia nel 50% dei pazienti"
Zooprofilattico Venezie, più vigilanza sui rischi biologici
Ha effetti positivi sui grassi e gli zuccheri nel sangue
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