Il retinoblastoma è un tumore mortale che porta alla morte nel 50% al 70% dei bambini nei paesi sottosviluppati. Rappresenta la forma più comune tra quelle intracoculari a colpire l’infanzia. La prognosi favorevole nelle nazioni sviluppate è legata alla diagnosi precoce e a trattamenti avanzati.
Con l'avvento della chemioterapia intra-arteriosa, i neurochirurghi hanno assunto un ruolo centrale nel trattamento di questa condizione pediatrica, si tratta di un trattamento innovativo per retinoblastoma in cui gli agenti chemioterapici vengono somministrati proprio in arteria oftalmica, riducendo al minimo la tossicità sistemica. Questa procedura ha mostrato risultati impressionanti ed ha permesso una drastica riduzione del tasso di enucleazione nei casi di retinoblastoma avanzato e refrattario. Al Jefferson Hospital for Neuroscience, dove è stato condotto lo studio sono state effettuate 106 procedure di chemioterapia intra-arteriose in 46 pazienti affetti da retinoblastoma nel corso di un periodo di 3 anni. Si è osservato un controllo del tumore eccellente con salvataggio del 67%.
Bibliografia: Tjoumakaris SI, Gonzalez LF, Dumont AS, Chitale R, Rosenwasser RH, Biancotto C, Shields C, Jabbour P; Neurosurgery 71 (2), E552 (Aug 2012)Intra-arterial Chemotherapy for Retinoblastoma: Pearls and Pitfalls; Chalouhi N, Neurosurgery
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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